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Il mal di gola nei bambini è molto comune nel periodo invernale, per via del freddo e la necessità di stare in ambienti chiusi, è quindi facile essere soggetti a forme di mal di gola. Bruciore, dolore alla deglutizione, stanchezza: come facciamo a capire se il mal di gola dei bambini è virale o batterico? È importante conoscere la differenza per poter intervenire nel modo corretto, senza commettere errori.
Quali sono i sintomi del mal di gola?
Il mal di gola ha sintomi caratteristici, ovvero:
- dolore e difficoltà alla deglutizione
- bruciore e prurito nella zona della gola
- febbre
Le cause di questo disturbo possono essere diverse. Può essere colpa di un’irritazione locale dovuta a un colpo di freddo, oppure all’uso eccessivo delle corde vocali. Più spesso, però, nei bambini si tratta di mal di gola virale o batterico. In questo caso è utile saper interpretare segnali apparentemente banali, ma che possono indirizzare nella cura.
Come capire se il mal di gola nei bambini è virale?
I sintomi del mal di gola virale sono specifici, la febbre non compare sempre. Se succede, la temperatura difficilmente supera i 38 gradi. Se compaiono altri sintomi come mal di testa(), stanchezza, lacrimazione degli occhi, questi sono in genere lievi e si attenuano spontaneamente nel giro di qualche giorno. Può anche comparire tosse(), prima secca, quindi che tende a “maturare” producendo catarro.
Nel caso del mal di gola virale, i responsabili sono spesso gli stessi virus che provocano il raffreddore, come i rhinovirus, gli adenovirus oppure i virus dell’influenza. Per questa ragione compaiono segnali che si presentano spesso anche quando si ha il raffreddore.
Come capire se è un’infezione batterica?
Il mal di gola di tipo batterico ha sintomi più fastidiosi e debilitanti rispetto a quando è responsabile un virus.
- La gola è arrossata e dolente, a volte le tonsille sono gonfie e coperte da placche bianche;
- La deglutizione è intensamente dolorosa, soprattutto nelle ore del mattino, al risveglio, quando la mucosa è disidratata;
- Inoltre la febbre è alta, può superare i 39 gradi e a volte compare un intenso mal di testa, nausea e abbondante perdita di muco dalla cavità nasale;
- Spesso i bambini con mal di gola batterico sono stanchi e debilitati.
Il responsabile è solitamente lo Streptococco beta emolitico(), un batterio che provoca uno stato infiammatorio nelle mucose della gola, a volte sovrapponendosi a una infezione virale. È più frequente nei bambini che negli adulti. Il mal di gola batterico non scompare da solo, dura a lungo ed è accompagnato da sensazione di spossatezza.
Come si affrontano i diversi tipi di mal di gola?
Mal di gola virale e batterico richiedono cure diverse. Per sapere come comportarsi e come seguire il bambino si può attendere qualche giorno, per vedere se i sintomi si attenuano con assunzione di liquidi caldi e riposo. Se, però, il malessere continua, è opportuno parlare con il pediatra prima di prendere qualsiasi decisione, evitando di somministrare farmaci inutili visto che i rimedi per il mal di gola variano a seconda di come si presenta. Dopo che il medico ha visitato il bambino, può eseguire un tampone faringeo per il prelievo di muco dalla gola del bambino e che serve per effettuare l’antibiogramma e capire se il mal di gola è dovuto a un batterio. In questo caso, infatti, è necessario che il bambino segua una cura antibiotica. In caso di mal di gola virale l’antibiotico è del tutto inutile e può contribuire a causare resistenza agli antibiotici.
In sintesi
Come è possibile alleviare il mal di gola nei bambini?
Quando il mal di gola è molto intenso, può essere utile assumere qualche farmaco antinfiammatorio in compresse o spray per uso locale. Anche in questo caso è importante che sia il pediatra a suggerire il prodotto adatto e a indicare le dosi. Possono essere utili anche i gargarismi, ma solo se il bambino è abbastanza grande da non deglutire.
Che cosa è bene non fare quando il bambino ha mal di gola?
I rimedi al mal di gola variano a seconda dei casi, ma ad ogni modo non si devono proporre antibiotici al bambino di propria iniziativa, senza antibiogramma e ricetta del pediatra. Se il medico indica la cura, gli antibiotici vanno assunti seguendo con precisione le indicazioni, come dosi, frequenza giornaliera di assunzione e per tutto il tempo necessario, senza interrompere di propria iniziativa.
Fonti / Bibliografia
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