Meningite: nessun allarme, ma sì alle vaccinazioni

Patrizia Masini A cura di Patrizia Masini Pubblicato il 27/11/2019 Aggiornato il 27/11/2019

Contro la meningite di tipo B esiste un vaccino, efficace e sicuro. Ancora pochi genitori, però, sottopongono i loro bambini a questa importante vaccinazione salva-vita. Partita in questi giorni la campagna di informazione "Missing B"

Meningite: nessun allarme, ma sì alle vaccinazioni

Gli infettivologi rassicurano che gli episodi di meningite che periodicamente si verificano (a volte purtroppo con esiti fatali) non rappresentano un’emergenza, ma ribadiscono l’importanza dei vaccini, unico vero mezzo per prevenire questa malattia sempre pericolosa che può portare a esiti fatali a tutte le età. Del resto le vaccinazioni contro la meningite sono previste dal piano vaccinale nazionale sia contro il meningococco di sierogruppo B, sia contro i meningococchi di sierogruppo ACWY”. E proprio in questi giorni la campagna nazionale d’informazione sui rischi della meningite B, “Missing B“.

Le infezioni gravi sono rare

Le infezioni invasive da meningococco (meningite e sepsi) sono causate da un batterio molto diffuso, Neisseria meningitidis, che si diffonde da soggetto a soggetto per via aerea. “Circa il 10% degli adolescenti e dei giovani adulti ne è correntemente portatore, ma le infezioni gravi in Italia sono rare, meno di tre casi all’anno per milione di abitanti”, spiegano gli esperti .

Prevenire il contagio

Gli studiosi precisano che solo una ridottissima parte delle colonizzazioni da parte di questo batterio si trasforma in infezioni invasive. Poiché, però, a oggi non è possibile prevedere chi potrà ammalarsi e chi no, per prevenire le infezioni come la meningite “è importante procedere con le vaccinazioni a partire dai bambini, che rappresentano la fascia d’età più colpita, anche al fine di prevenire le infezioni invasive nella seconda fascia d’età più colpita, ovvero gli adolescenti e i giovani adulti”.

Da sapere!

Il meningococco di sierogruppo B, da molto tempo prevalente nel nostro Paese, è tuttora il più frequentemente isolato in Italia in pazienti con infezioni invasive.

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza biochimica: che cos’è?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La gravidanza biochimica non è altro che una gravidanza che inizia ed è testimoniata dal test positivo, quindi dalla presenza dell'ormone beta-hCG nel sangue o nelle urine, ma poi si spegne prima che sia rilevabile dall'ecografia.  »

Sintomi di cistite che non passano da mesi: cosa può essere?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

A fronte di disturbi urinari importanti, per prima cosa si devono effettuare urinocoltura e tampone vaginale. Una volta esclusa la responsabilità di un agente infettivo, come per esempio la Clamidia, si può pensare alla cistite interstiziale.   »

Arrosticini e paura di aver contratto la toxoplasmosi

22/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

La carne può essere un veicolo di trasmissione del toxoplasma, ma questo vale solo se è poco cotta. Se viene cucinata a una temperatura superiore ai 70 gradi il rischio viene scongiurato.   »

Sanguinamento in 9^ settimana: serve il riposo assoluto?

20/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Il riposo assoluto nelle prime settimane di gravidanza, prescritto a fronte di un sanguinamento, non ha alcuna utilità e non influisce sull'andamento della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti