Morbillo: casi in continuo aumento. Allerta resta alta

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 28/01/2020 Aggiornato il 28/01/2020

Nel 2018 le persone colpite da morbillo sono più che raddoppiate rispetto al 2017. La colpa è soprattutto della scarsa copertura vaccinale

Morbillo: casi in continuo aumento. Allerta resta alta

C’è ancora chi è convinto che sia una malattia quasi innocua. Invece, il morbillo non solo è più diffuso di quanto si creda comunemente, ma può essere anche letale: nel 2018 ha causato la morte di 140mila persone, per la maggior parte bambini sotto i cinque anni di età. A dirlo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità e del Center for Diseases Control and Prevention (CDC), da cui emerge anche come la causa principale di questa situazione sia l’inadeguata copertura vaccinale.

I casi sono in continuo aumento

Nel 2018 sono più che raddoppiati rispetto al 2017. I dati definitivi del 2019 non sono ancora disponibili, ma sembra che i numeri restino elevati. Nel 2018, infatti, all’Oms risultavano 353.236 casi e a metà novembre 2019 le previsioni parlavano di oltre 413mila persone colpite. Basti pensare che solo nella Repubblica Democratica del Congo, nel 2019 sono stati riportati altri 250.000 casi, pari a un incremento di tre volte superiore rispetto al dato relativo allo stesso periodo nel 2018.

La copertura vaccinale è insufficiente

Del resto, è alquanto improbabile che la diffusione del morbillo cali quando il numero di soggetti vaccinati continua a essere insufficiente. Secondo l’Unicef  e l’Oms negli ultimi 10 anni, la copertura vaccinale per questa malattia è stata stagnante, favorendo l’attuale epidemia. Per prevenire nuovi contagi, infatti, bisognerebbe arrivare a una copertura del 95%: ebbene, nel 2018, in tutto il mondo solo l’86% dei bambini ha ricevuto la prima dose di vaccino per il morbillo e poco meno del 70% ha ricevuto la seconda dose raccomandata.

A rischio i bambini di tutto il mondo

 Nel 2018 la maggior parte dei casi di morbillo è stata registrata in cinque Paesi: la Repubblica Democratica del Congo, la Liberia, il Madagascar, la Somalia e l’Ucraina. Ma l’allarme è generale e nessuna nazione deve abbassare la guardia. Basti pensare che lo scorso anno gli Stati Uniti hanno registrato il numero più alto di casi in 25 anni e che nel 2018 quattro Paesi europei (Albania, Repubblica Ceca, Grecia e Regno Unito), che avevano eliminato il morbillo, hanno perso questo status a causa di diverse epidemie. “Il numero inaccettabile di bambini uccisi nel 2018 da una malattia completamente prevenibile è la prova che il morbillo è una minaccia per i bambini ovunque. Quando un numero significativo di bambini non viene vaccinato, intere comunità sono a rischio” conferma Henrietta Fore, Direttore generale Unicef.

 

 
 
 

Da sapere!

In Italia la vaccinazione contro il morbillo rientra tra le obbligatorie in seguito alla legge Lorenzin.

 

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