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Secondo molti esperti sottoporre i bambini alle vaccinazioni consigliate nell’età infantile è davvero importante per diminuire le possibilità che contraggano diverse malattie infettive. Ma è altrettanto importante ricordarsi di sottoporli ai richiami. In caso contrario, si rischia di vanificare l’effetto protettivo. Questo avvertimento vale soprattutto per il morbillo. La Commissione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per l’eliminazione di morbillo e rosolia, infatti, ha svelato che molti casi recenti di malattia sono dovuti proprio ai mancati richiami.
È una malattia molto contagiosa
Il morbillo è una malattia infettiva acuta molto diffusa, causata da un virus della famiglia dei paramixovirus, il morbillivirus, che si trasmette principalmente attraverso le goccioline della saliva. Si manifesta con la comparsa di macchioline rosse sul palato e macchioline bianche sulla parete interna delle guance e poi di chiazze rotonde, non ben definite, di colore rosa intenso, su tutto il corpo. In alcuni casi, può causare complicazioni, soprattutto infezioni alle vie respiratorie, come polmoniti o laringo-tracheo-bronchiti, e problemi neurologici, come le encefaliti.
La migliore arma è la prevenzione
La miglior cura contro il morbillo è rappresentata dalla prevenzione. Esiste, infatti, una vaccinazione specifica contro il morbillo, che può essere somministrata sia singolarmente sia in combinazione con quella contro la rosolia e la parotite. Il vaccino trivalente è quello più diffuso e prevede due dosi: la prima tra i 12 e i 15 mesi di età e la seconda a 5-6 anni.
La copertura è bassa
Nonostante le società scientifiche raccomandino ai genitori di sottoporre il bimbo al vaccino trivalente, non tutti lo fanno. Soprattutto non tutti si ricordano di fare il richiamo. “Sulla prima dose di vaccino abbiamo coperture pari all’88%, ben al di sotto dei valori superiori al 95% richiesti dall’Oms. E la percentuale scende ancora di più per la seconda dose, per cui i dati disponibili mostrano coperture di circa l’83%” ha spiegato Susanna Esposito, presidente della Commissione dell’Oms per l’eliminazione di morbillo e rosolia. Il risultato? Fra l’1 luglio del 2013 e il 30 giugno del 2014, l’8% dei casi di morbillo registrati in Europa è stato causato dalla dimenticanza di sottoporre i bimbi alla seconda dose del vaccino.