Morbillo: essenziale il richiamo del vaccino

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22.1.2015 Aggiornato il 18.11.2019

Quasi il 10% dei casi di morbillo potrebbero essere evitati se i genitori si ricordassero di sottoporre i figli al richiamo del vaccino. Ecco perché

Morbillo: essenziale il richiamo del vaccino

Secondo molti esperti sottoporre i bambini alle vaccinazioni consigliate nell’età infantile è davvero importante per diminuire le possibilità che contraggano diverse malattie infettive. Ma è altrettanto importante ricordarsi di sottoporli ai richiami. In caso contrario, si rischia di vanificare l’effetto protettivo. Questo avvertimento vale soprattutto per il morbillo. La Commissione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per l’eliminazione di morbillo e rosolia, infatti, ha svelato che molti casi recenti di malattia sono dovuti proprio ai mancati richiami.

È una malattia molto contagiosa

Il morbillo è una malattia infettiva acuta molto diffusa, causata da un virus della famiglia dei paramixovirus, il morbillivirus, che si trasmette principalmente attraverso le goccioline della saliva. Si manifesta con la comparsa di macchioline rosse sul palato e macchioline bianche sulla parete interna delle guance e poi di chiazze rotonde, non ben definite, di colore rosa intenso, su tutto il corpo. In alcuni casi, può causare complicazioni, soprattutto infezioni alle vie respiratorie, come polmoniti o laringo-tracheo-bronchiti, e problemi neurologici, come le encefaliti.

La migliore arma è la prevenzione

La miglior cura contro il morbillo è rappresentata dalla prevenzione. Esiste, infatti, una vaccinazione specifica contro il morbillo, che può essere somministrata sia singolarmente sia in combinazione con quella contro la rosolia e la parotite. Il vaccino trivalente è quello più diffuso e prevede due dosi: la prima tra i 12 e i 15 mesi di età e la seconda a 5-6 anni.

La copertura è bassa

Nonostante le società scientifiche raccomandino ai genitori di sottoporre il bimbo al vaccino trivalente, non tutti lo fanno. Soprattutto non tutti si ricordano di fare il richiamo. “Sulla prima dose di vaccino abbiamo coperture pari all’88%, ben al di sotto dei valori superiori al 95% richiesti dall’Oms. E la percentuale scende ancora di più per la seconda dose, per cui i dati disponibili mostrano coperture di circa l’83%” ha spiegato Susanna Esposito, presidente della Commissione dell’Oms per l’eliminazione di morbillo e rosolia. Il risultato? Fra l’1 luglio del 2013 e il 30 giugno del 2014, l’8% dei casi di morbillo registrati in Europa è stato causato dalla dimenticanza di sottoporre i bimbi alla seconda dose del vaccino.

In breve

IL BIMBO VA TENUTO AL CALDO

In genere, il morbillo guarisce spontaneamente, anche se il pediatra potrebbe prescrivere farmaci per tenere sotto controllo i sintomi. Durante la malattia è bene evitare che il bimbo prenda freddo ed entri in contatto con altre persone, cui potrebbe diffondere il virus. 

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