Morbillo: in Europa il contagio continua

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta

I focolai di infezione anche tra adulti non accennano a diminuire. L'ultimo riguarda due medici dell'ospedale San Raffaele di Milano contagiati dal morbillo. Non bisogna abbassare la guardia, in Italia e in tutta Europa

Morbillo: in Europa il contagio continua

Due cardiochirurghi dell’ospedale milanese San Raffaele sono stati contagiati dal morbillo, che non risparmia gli adulti e nemmeno i sanitari. Ma l’Italia è in buona compagnia. La copertura vaccinale contro il morbillo è inferiore al 95% nella maggior parte dei Paesi dell’Unione europea. Nel 2018 sono stati segnalati nei paesi dell’Ue 35 decessi, di cui 23 in Romania, 7 in Italia, 3 in Francia e 2 in Grecia, e grandi epidemie con decessi sono in corso in Paesi che avevano precedentemente eliminato o interrotto la trasmissione endemica. I dati arrivano dal Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc, European Centre for Disease Prevention and Control), che mensilmente pubblica rapporti di sorveglianza sui dati relativi al morbillo e alla rosolia in tutti i Paesi dell’Ue.

Copertura vaccinale insufficiente

Dai dati pubblicati dall’Ecdc emerge che il morbillo continua a diffondersi in Europa, e che, soprattutto in alcuni Paesi, a novembre il numero di infezioni da morbillo non ha smesso di crescere rispetto ai due mesi precedenti. Sotto accusa l’insufficiente copertura vaccinale riscontrata nella maggiore parte dei Paesi monitorati: “I casi di morbillo in Europa – si legge in una pubblicazione dell’Ecdc – si verificano principalmente nelle popolazioni non vaccinate, tanto negli adulti quanto nei bambini”. Secondo gli ultimi dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), nel 2017 solo quattro Paesi europei (Ungheria, Portogallo, Slovacchia e Svezia) hanno raggiunto la soglia del 95% di copertura vaccinale effettuata mediante la somministrazione di entrambe le dosi.

Un malato su 2 ha più di 15 anni

Dai dati raccolti dal Centro europeo per il controllo delle malattie emerge che in Europa tra dicembre 2017 e novembre 2018 sono stati segnalati 12.790 casi di morbillo. Il primato è della Francia (2.921), seguita da Grecia (2.634), Italia (2.548), Romania (1.346) e Regno Unito (984). Il 30% delle persone colpite sono stati bambini con meno di 5 anni di età, mentre il 51% giovani e adulti dai 15 anni in su.

In breve

IL RAPPORTO DELL’UNICEF

L’Unicef avverte che, a livello globale, 98 Paesi hanno registrato più casi di morbillo nel 2018 comparati al 2017, “minando il progresso contro questa malattia ampiamente prevenibile ma potenzialmente letale”. Secondo l’Unicef i casi di morbillo a livello mondiale stanno aumentando a “livelli preoccupanti”, guidati da 10 Paesi in cui si registra oltre il 74% dell’aumento totale e da molti altri Paesi che erano stati precedentemente dichiarati liberi da questa malattia. 

Pubblicato il 10.7.2019 Aggiornato il 18.11.2019
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti