Morbillo, l’Oms lancia l’allarme: focolai in crescita

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 20/09/2019 Aggiornato il 18/11/2019

L’Oms lancia l’allarme: attenzione alla crescita del morbillo. Rispetto al 2018, i casi di infezione sono triplicati, con focolai in espansione in tutto il mondo

Morbillo, l’Oms lancia l’allarme: focolai in crescita

Il morbillo è una malattia infettiva molto contagiosa che colpisce solo l’essere umano ed è caratterizzata dalla comparsa cutanea di piccole macchioline rosso-brune. Da quando esiste il vaccino, i casi di morbillo si sono ridotti drasticamente. Attenzione, però, perché quest’anno i casi registrati e i focolai sono tornati a crescere costringendo l’Oms a lanciare l’allarme. Negli Stati Uniti si sono registrati i dati più alti degli ultimi 25 anni.

La prevenzione

Il morbillo rientra nelle cosiddette malattie infantili, in quanto si presenta principalmente tra il primo e il terzo anno. Normalmente, in età infantile la vaccinazione prevede una prima somministrazione al raggiungimento del primo anno di vita e una seconda a 5-6 anni. Prima della 24esima settimana la vaccinazione non è necessaria. Infatti, se la mamma è vaccinata, il sistema immunitario del piccolo conserva temporaneamente la medesima protezione.

Viaggi a rischio

Il morbillo può colpire anche gli adulti non vaccinati o che non lo hanno mai contratto. L’Oms invita pertanto chi non è sicuro di essere stato vaccinato a consultare il proprio medico. Una raccomandazione che vale doppio se si ha in programma un viaggio in zone a rischio. In questi casi, è importante vaccinarsi almeno 15 giorni prima della partenza. Angola, Camerun, Ciad, Kazakistan, Nigeria, Filippine, Sud Sudan, Sudan e Tailandia presentano grandi focolai attivi, mentre il maggior numero di casi si è registrato nella Repubblica Democratica del Congo, in Ucraina e in Madagascar, con quest’ultimo che grazie a un piano nazionale sta dimostrando l’efficacia del vaccino per debellare il virus.

Vaccino per tutti

L’Organizzazione mondiale della Sanità riferisce che rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso i casi di morbillo sono triplicati. Il numero è il più alto fatto registrare dal 2006. Dati che interessano milioni di persone in tutto il mondo. Come sottolineato dall’Oms, il problema principale è rappresentato dai focolai, che mettono alle strette i sistemi sanitari più deboli. Nei paesi a rischio, dai focolai possono derivare infezioni più estese, gravi malattie, disabilità di vario genere e, nei casi limite, anche il decesso. Vaccinarsi è dunque fondamentale. Per scongiurare la crescita dei focolai, l’Oms invita pertanto i governi a garantire le due dosi richieste per il vaccino.

Da sapere

Una volta contratto il morbillo, l’infiammazione si protrae per una decina di giorni. È necessario attendere che il virus faccia il suo corso perché non esistono cure specifiche.

Fonti / Bibliografia

  • WHO | New measles surveillance data from WHOGENEVA, 12 August 2019 --- Measles outbreaks continue to spread rapidly around the world, according to the latest preliminary reports provided to the World Health Organization (WHO), with millions of people globally at risk of the disease. New measles surveillance data is now available on the WHO website.
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