Obesità: ecco perché aumenta il rischio di ammalarsi di coronavirus

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 23.6.2020 Aggiornato il 23.6.2020

Uno studio inglese mette in guardia le persone obese: sono a maggior rischio di ammalarsi di coronavirus. La colpa è di una proteina prodotta dalle cellule adipose che il virus utilizza per infiltrarsi nell'organismo

Obesità: ecco perché aumenta il rischio di ammalarsi di coronavirus

L’obesità aggiunge un altro punto a sfavore per quanto riguarda i rischi per la salute. Gli obesi, infatti, corrono rischi maggiori di ammalarsi di coronavirus. La responsabilità sarebbe di una proteina prodotta dalle cellule adipose in grandi quantità, che il Covid-19 utilizzerebbe per infiltrarsi nelle cellule. È quanto emerso da uno studio condotto dagli esperti del Servizio sanitario nazionale inglese Public Health England, e pubblicato sulla rivista Obesity.

Attenzione al grasso addominale

Ma non solo. A complicare la situazione sarebbero anche i livelli più elevati di grasso nel torace e nella pancia, che esercitano una forte pressione sui polmoni, rendendo difficile il loro riempimento di ossigeno. L’eccessivo peso corporeo, dunque, si traduce in una maggiore richiesta di ossigeno, anche in condizioni di normalità. Situazione ovviamente peggiorata in caso di infezione da Covid-19, visto che il virus aggredisce in modo violento soprattutto sui polmoni.

Altre complicazioni

Lo studio, inoltre, osserva che dopo essere stato infettato dal coronavirus, il corpo di una persona obesa può attivare il grande serbatoio di cellule immunitarie che risiede nei grassi, e di conseguenza causare gonfiore e infiammazione eccessivi. Questa attivazione sproporzionata del sistema immunitario potrebbe quindi danneggiare altri organi

Un legame da approfondire

Anche se si tratta di ipotesi scientifiche tutte da confermare, a supporto dello studio ci sono altri dati. Secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio “il 75 per cento dei pazienti Covid-19 in terapia intensiva è sovrappeso. In Inghilterra circa tre adulti su dieci sono clinicamente obesi, cioè presentano un indice di massa corporea superiore a 30, uno dei tassi più alti nel mondo occidentale; dunque, anche se è prematuro stabilire con precisione la relazione tra obesità e coronavirus, dobbiamo affrontare le ipotesi con cautela”.

A conferma della validità dello studio inglese ci sono, però, anche ricerche e relazioni ospedaliere provenienti da Francia e Stati Uniti,  secondo cui tra il Covid-19 e le gravi difficoltà respiratorie nelle persone in sovrappeso ci sarebbe una relazione. Un recente rapporto effettuato a New York sottolinea che 2 pazienti su 5 che hanno bisogno di respirazione assistita sono obesi, mentre un rapporto francese rivela che quasi il 90% dei pazienti in grave sovrappeso, ricoverati in terapia intensiva, ha bisogno di ventilazione meccanica.  

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Un indice di massa corporea compreso tra 30 e 34 raddoppia le probabilità di ricovero in terapia intensiva rispetto a una persona con un Imc inferiore. Per i pazienti con un Imc di 35 o più, la probabilità è quasi quattro volte superiore.

 

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