Allarme pertosse: il batterio varia e il vaccino non sempre protegge

Redazione A cura di “La Redazione”

Da uno studio australiano, arriva la notizia che il batterio della pertosse in alcuni casi è mutato. Il vaccino anti-pertosse può essere allora meno efficace, ma rimane sempre consigliato 

Allarme pertosse: il batterio varia e il vaccino non sempre protegge

Il batterio della pertosse, Bordetella pertussis, è “intelligente”: sta cambiando per aggirare il vaccino. E torna a colpire.

L’allarme arriva dall’Australia

È il Centro di Ricerca sulle Immunizzazioni di Sydney, in Australia, a provare che su un buon numero di casi di pertosse si è manifestata una mutazione del batterio responsabile della malattia infettiva. In Australia infatti c’è stata una nuova epidemia di pertosse. Lo studio australiano, pubblicato da Emerging Infectious Disease, la rivista del Centers for Disease  Controlo and Prevention di Atlanta, ha scoperto che in circa l’80% dei casi i batteri mutati non producono più pertactina, una delle tre proteine verso le quali è attivo il vaccino. E questo è un problema.

Il batterio sta aggirando il vaccino

Come spiega Peter McIntire, uno degli scienziati che ha partecipato alla ricerca, i “pare che ceppi liberi da pertactina abbiano guadagnato un vantaggio selettivo sugli altri batteri, rendendo più difficile per l’organismo individuarli e distruggerli”.

Si sempre alla vaccinazione

Niente dubbi sul fare o meno il vaccino anti-pertosse. Anzi, proprio perché il batterio potrebbe ritornare a provocare nuove epidemie, meglio vaccinare i bambini che così sono comunque più protetti, anche perché la risposta al vaccino cambia da persona a persona.

In breve

IN ARRIVO NUOVI vaccini

Si sta studiando una nuova forma di vaccino anti-pertosse ancora più attivo, utile per garantire una copertura maggiore. Per ora viene somministrato insieme a difterite e tetano tramite una puntura nei primi mesi di vita

Pubblicato il 18.4.2014 Aggiornato il 18.4.2014
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti