Pertosse: dall’Australia la proposta di vaccinare i genitori

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 16/05/2014 Aggiornato il 16/05/2014

Malattie bambini: secondo uno studio australiano se i genitori sono immunizzati contro la pertosse il rischio di contagio per il neonato si dimezza

Pertosse: dall’Australia la proposta di vaccinare i genitori

Arriva dall’Australia la proposta di immunizzare contro la pertosse o tosse convulsa i genitori e tutti gli altri i componenti della famiglia, quando in casa è in arrivo un bebè. Viene definita la «strategia del bozzolo» (in inglese, cocooning), e permette di creare attorno al neonato una zona di sicurezza evitando che gli agenti infettivi entrino in contatto con il piccolo. Secondo un recente studio del Centro nazionale per la ricerca e la sorveglianza immunologica di Perth, se i genitori sono vaccinati contro la pertosse il rischio di contagio per il neonato si riduce del 50 per cento.

Una malattia contagiosa

La pertosse è una malattia infettiva molto contagiosa, causata dal dal batterio Bordetella pertussis, che s’insinua soprattutto tra le cellule che rivestono l’apparato respiratorio. L’infezione colpisce persone di tutte le età, ma sono i bambini le principali vittime: nel 38 per cento dei casi hanno meno di sei mesi e in più del 70 per cento meno di cinque anni. Il vaccino per la pertosse è l’esavalente, che protegge da 6 malattie differenti (pertosse, difterite, tetano, epatite B, poliomielite e Haemophilus influentiae): è prevista la somministrazione al terzo, al quinto e all’undicesimo mese.

Neonati a rischio

I neonati sono i più esposti al contagio, perché non ancora vaccinati. La protezione dei più piccoli passa dunque esclusivamente attraverso  la vaccinazione degli adulti che li circondano. La protezione conferita dalla vaccinazione dura 7-10 anni, ma il ministero della Salute non consiglia richiami in età adulta. Tuttavia, a tutti è raccomandato di vaccinarsi ogni 10 anni con l’antidifterica e l’antitetanica, che vengono somministrate in un’unica soluzione in un preparato che contiene anche la vaccinazione contro la pertosse.

 

In breve

LA SITUAZIONE IN ITALIA

In Italia il vaccino contro la pertosse è stato introdotto nel 1996 e attualmente la copertura ha raggiunto il 95 per cento dei bambini. Per questo oggi si registrano poche centinaia di casi all’anno di neonati con la pertosse.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Olive confezionate e rischio listeria

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se si ha il sospetto di essere state contagiate dalla listeria si può fare lo specifico test sul sangue, tuttavia per avere un risultato attendibile occorre che trascorrano tra le due e e quattro settimane.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti