Pertosse: torna ma non è colpa del vaccino

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 29/05/2018 Aggiornato il 04/08/2018

Nell'aumento dei casi di pertosse sono stati scagionati i "difetti" del vaccino. Necessario immunizzare i bimbi di 5-10 anni

Pertosse: torna ma non è colpa del vaccino

In Europa e negli Stati Uniti la pertosse è tornata alla carica dopo decenni in cui la malattia non destava più preoccupazione.

Vaccino assolto

Un gruppo di ricercatori coordinati dall’Università del Michigan (Stati Uniti) ha messo in evidenza, in un articolo pubblicato sulla rivista Science Translational medicine cui hanno preso parte anche gli immunologi dell’Università della Georgia e della Queens University (Stati Uniti) e i colleghi francesi dell’Istituto Pasteur, che l’aumento dei casi di pertosse registrati negli ultimi anni non è dovuto – come spesso da più parti ritenuto – alla minore efficacia del vaccino introdotto negli anni ’90 ma ad altri fenomeni, tra cui il calo delle coperture iniziato quasi 70 anni fa, negli anni ’50, e della lentezza con cui agisce il vaccino, efficace ma ancora imperfetto.

L’andamento della malattia

Per giungere ai loro risultati i ricercatori hanno applicato dei modelli matematici ai casi di pertosse registrati negli ultimi 16 anni nel Massachussets. Dai risultati è emerso che l’inizio delle vaccinazioni negli anni ’40 ha portato a una diminuzione dell’incidenza della malattia di 100 volte grazie alla presenza di un alto numero di bambini protetti dal vaccino e di adulti che avevano l’immunità naturale acquisita (perché venuti a contatto con la malattia). Questo periodo viene chiamato dagli studiosi “luna di miele” per la bassa incidenza della malattia registrata dopo l’inizio del programma di immunizzazione. I modelli matematici hanno poi mostrato che nei decenni successivi gli adulti naturalmente immuni alla malattia sono diminuiti, mentre sono aumentate le persone suscettibili perché fuori età per essere vaccinate (troppo grandi) e senza immunità naturale. La pertosse è così tornata, con casi sempre più numerosi negli ultimi decenni: gli immunologi spiegano che questo punto segna la fine del periodo chiamato “luna di miele”.

Importante vaccinare i bambini

Lo studio ha anche dimostrato che l’attuale vaccino contro la pertosse fornisce una protezione a vita al 55% di chi lo riceve e una protezione per più di dieci anni al 90%. Poiché la fascia di età più suscettibile alla malattia è quella tra 5 e 10 anni, seguita da quella tra 10 e 20, gli studiosi affermano che è bene “essere sicuri che i bambini siano vaccinati prima che vadano a scuola”.

 

 

 
 
 

Da sapere!

La pertosse è una malattia batterica acuta altamente contagiosa dell’albero tracheobronchiale. Il batterio che la causa si chiama Bordetella pertussis.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza biochimica: che cos’è?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La gravidanza biochimica non è altro che una gravidanza che inizia ed è testimoniata dal test positivo, quindi dalla presenza dell'ormone beta-hCG nel sangue o nelle urine, ma poi si spegne prima che sia rilevabile dall'ecografia.  »

Sintomi di cistite che non passano da mesi: cosa può essere?

25/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

A fronte di disturbi urinari importanti, per prima cosa si devono effettuare urinocoltura e tampone vaginale. Una volta esclusa la responsabilità di un agente infettivo, come per esempio la Clamidia, si può pensare alla cistite interstiziale.   »

Arrosticini e paura di aver contratto la toxoplasmosi

22/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

La carne può essere un veicolo di trasmissione del toxoplasma, ma questo vale solo se è poco cotta. Se viene cucinata a una temperatura superiore ai 70 gradi il rischio viene scongiurato.   »

Sanguinamento in 9^ settimana: serve il riposo assoluto?

20/03/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Il riposo assoluto nelle prime settimane di gravidanza, prescritto a fronte di un sanguinamento, non ha alcuna utilità e non influisce sull'andamento della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti