Quarta malattia o scarlattinetta: sintomi, cause e cura

Francesca Scarabelli A cura di Francesca Scarabelli

Tra le malattie esantematiche che possono colpire i nostri bambini nei primi anni di vita (ma non solo) c'è anche la quarta malattia o scarlattinetta. Vediamo insieme di cosa si tratta, come riconoscerla e come si può curare.

Quarta malattia o scarlattinetta sintomi, cause e cura

I bambini nei loro primi anni di vita possono essere soggetti a molte malattie, tra cui le più note sono forse le malattie esantematiche, che fino a qualche tempo fa erano quasi considerate delle tappe obbligate per i nostri piccoli. Ora per alcune di loro ci sono appositi vaccini e altre si possono curare con maggiore efficacia. Tra le malattie esantematiche c’è anche la quarta malattia o scarlattinetta: vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere!

Cos’è la quarta malattia o scarlattinetta

La scarlattinetta è conosciuta con diversi nomi: quarta malattia oppure malattia di Dukes. Il nome scarlattinetta viene usato per via dell’esantema che appare sulla pelle, anche se questa malattia non è direttamente correlata con la scarlattina vera e propria. Il termine quarta malattia proviene invece dalla numerazione convenzionalmente assegnata alle malattie esantematiche dei bambini: era infatti in genere la quarta malattia a manifestarsi nel corso dell’infanzia, dopo morbillo, scarlattina e rosolia. Il nome “malattia di Dukes” viene invece dal nome di Clement Dukes, il medico che la descrisse per la prima volta sulla rivista Lancet. In realtà il mondo scientifico è ancora diviso sulla scarlattinetta: per molti non si tratta di una vera e propria malattia a sé stante, ma di una forma atipica e leggera di un’altra malattia esantematica, come ad esempio la scarlattina.

Quali sono le cause della quarta malattia?

Nonostante molti medici, a partire dalla classificazione di Dukes, ritengano la quarta malattia una malattia a parte, non è mai stata associata ad un patogeno specifico, ad esempio un virus o un batterio. Molti medici ritengono quindi che si possa trattare di una diagnosi errata di scarlattina (causata da un batterio) o di rosolia (causata da un virus). Una delle ipotesi attualmente più diffuse è che sia causata da uno streptococco beta-emolitico di gruppo A, quindi da un batterio.

Come si trasmette?

L’ipotesi più accreditata afferma che il contagio avviene tramite il contatto diretto con le goccioline di saliva delle persone infette oppure con l’uso condiviso di posate, bicchieri, giocattoli o altri oggetti. Il contagio avviene dal periodo di incubazione fino alla comparsa dell’esantema.

Quarta malattia: sintomi

Tra i sintomi della quarta malattia nei bambini ci sono:

  • febbre lieve;
  • inappetenza;
  • nausea;
  • vomito;
  • diarrea;
  • sonnolenza;
  • mal di testa;
  • arrossamento della gola;
  • ingrossamento dei linfonodi della gola.

L’esantema compare in genere in un secondo momento e consiste in puntini rosa diffusi su tutto il corpo, ma soprattutto nella zona dell’inguine e dei glutei. Questa eruzione cutanea può essere urticante o vescicolare e tende a scomparire nel giro di 4 o 5 giorni senza lasciare cicatrici o aree con diversa pigmentazione, a parte una leggera desquamazione.
A volte la scarlattinetta può essere asintomatica, cioè non presentare nessuno di questi sintomi, esantema compreso. Viene quindi considerata una malattia di lieve entità con una prognosi eccellente e scarse complicanze, tra cui possiamo comunque citare un peggioramento nel funzionamento dei reni.

Quarta malattia o scarlattinetta: diagnosi

Non ci sono esami specifici per diagnosticare la scarlattinetta, anche se in alcuni casi può essere prescritto un tampone per verificare la presenza dello streptococco. Il pediatra si potrà basare su un esame obiettivo dei sintomi.

Come curare la quarta malattia

Come curare la scarlattinetta? Questo è a discrezione del pediatra, che in base ai sintomi potrà prescrivere farmaci che siano sollievo, come ad esempio antinfiammatori o antipiretici. Se viene accertata la presenza di streptococco beta emolitico si può procedere anche con una terapia antibiotica, che deve sempre e comunque essere prescritta dal pediatra.

Foto in copertina di Gustavo Fring da Pexels

 
 

In breve

Le malattie esantematiche che possono colpire i nostri bambini sono diverse. Tra queste c’è anche la quarta malattia o scarlattinetta, che per fortuna in genere si manifesta con sintomi lievi. Cerchiamo di capire di cosa si tratta, come possiamo riconoscerla e cosa fare per curarla.

 

Pubblicato il 12.9.2023 Aggiornato il 12.9.2023
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti