Scabbia: come si cura

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 30/07/2015 Aggiornato il 30/07/2015

Nelle ultime settimane si sono registrati vari casi di scabbia. Del resto, si tratta di una malattia molto contagiosa. Curarla, però, è semplice. Ecco come

Scabbia: come si cura

Da un po’ di tempo si è tornato a parlare di allarme “scabbia”. Si sono registrati, infatti, molti casi, soprattutto fra le persone immigrate. In effetti, si tratta di una malattia estremamente contagiosa, che si trasmette con facilità da un individuo all’altro. Non è, però, il caso di allarmarsi eccessivamente: benché fastidiosa, la scabbia  non è pericolosa e può essere curata con facilità, come ha spiegato Antonio Cristaudo, responsabile di Dermatologia Infettiva del San Gallicano Ifo di Roma.

Di che cosa si tratta

La scabbia è una malattia della pelle scatenata da un agente infettivo ben preciso, l’acaro Sarcoptes Scabiei, che vive sottocute poiché si riproduce a una temperatura di circa 37 gradi. Il sintomo più caratteristico della scabbia è il prurito, che compare soprattutto di notte. La persona sente il bisogno di grattarsi perché l’acaro scava continuamente piccole gallerie nell’epidermide che gli servono come luogo in cui deporre le uova. In seguito al grattamento, possono comparire lesioni secondarie costituite da escoriazione lineari e puntiformi.

Come si trasmette

Nella maggior parte dei casi, si contrae la malattia entrando direttamente a contatto con la pelle di un soggetto infetto. La probabilità di contagio aumenta all’aumentare del contatto. Il contagio attraverso il contatto con oggetti infetti, come asciugamani o giocattoli, è invece molto più raro.

Quanto dura il periodo di incubazione

In genere, dalle quattro alle sei settimane. Poi, la persona inizia ad avvertire prurito. La categoria più colpita è rappresentata dai bambini. Non è un caso che, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la scabbia è fra le tre infezioni più comuni della pelle che si verificano in età infantile. 

Non dipende da una cattiva igiene

In passato si pensava che fosse una malattia tipica delle classi più povere e meno pulite. In realtà, si è visto che non è così. Semplicemente è più comune nelle situazioni di sovraffollamento, perché in questi casi il contatto con eventuali individui infetti e più facile.

Come si cura

La scabbia è una malattia molto semplice da curare. Infatti, richiede semplicemente il ricorso a creme a base di antiparassitari. Le più usate contengono il benzoato di benzile al 20 per cento e la permetrina al 5 per cento. Sono entrambe molto efficaci. La prima pomata va usata per circa tre giorni, anche se dipende dal numero di cunicoli, la seconda invece va applicata una sola volta e tenuta per otto ore. Poi si lava la cute e, in caso di necessità, si ripete l’applicazione a una settimana di distanza.

 

 

 

 
 
 

In breve

LAVARE LA BIANCHERIA

In presenza di scabbia, bisogna lavare a una temperatura superiore ai 60° C la biancheria personale, le lenzuola, le federe e gli asciugamani. Tutto ciò che non è lavabile ad alte temperature (coperte, cuscini, capi in lana) va chiuso in un sacco per almeno 48 ore e poi esposto all’aria.

 

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