Argomenti trattati
Malattia infettiva acuta e contagiosa, la scarlattina è l’unica tra le malattie esantematiche dell’infanzia a non essere causata da virus, ma da batteri, nello specifico Streptococchi beta emolitici di gruppo A. I sintomi principali sono tre e compaiono in ordine progressivo: febbre elevata ed eruzione che colpisce prima le mucose (enantema) e poi la pelle (esantema). Dopo una breve incubazione (2-5 giorni), i disturbi compaiono bruscamente e sembrano quelli di una banale influenza: mal di testa, dolore alla gola, spesso nausea e vomito.
Tipica è la lingua “a fragola”
In seguito si manifesta l’enantema: le tonsille si arrossano e si gonfiano, la mucosa della bocca si ricopre di piccoli puntini di colore rosso vivo, la lingua appare ricoperta da una patina biancastra, da cui emergono le papille arrossate e gonfie. Per questo si dice che il sintomo caratteristico della scarlattina è la “lingua a fragola”, prima bianca, poi rossa (quando, dopo qualche giorno, si squama ai bordi e sulla punta). L’eruzione cutanea compare prima all’inguine e alle ascelle, poi si diffonde a tronco, gambe, braccia e volto: si tratta di puntini color rosso scarlatto, molto piccoli e fitti. Se la cute viene schiacciata, compare il “segno della mano gialla”, che scompare dopo pochi secondi. In genere l’esantema regredisce in 3 giorni.
Si scopre con il tampone
La diagnosi di scarlattina, necessaria per intraprendere subito le cure, si basa sull’osservazione dei sintomi e sull’esecuzione di un tampone orofaringeo per la ricerca del batterio responsabile. Il test viene eseguito direttamente dal pediatra in ambulatorio e il risultato è immediato. Le cure prevedono un ciclo di antibiotici per bocca (amoxicillina, ampicillina, eritromicina), della durata di 10 giorni. Dopo 48 ore dall’inizio della terapia, la malattia non è più contagiosa. Le complicazioni sono rare e prevenibili con cure tempestive.