Sifilide in aumento: allarme malattie sessualmente trasmesse

Laura Raimondi A cura di Laura Raimondi

Crescono i casi di sifilide e ai controlli sanitari sfuggono le infezioni non accertate

Sifilide in aumento: allarme malattie sessualmente trasmesse

Malattie a trasmissione sessuale che si pensava fossero ormai debellate sono oggi in costante e preoccupante aumento: in particolare sifilide, gonorrea, clamidia e condilomatosi.

Trend in crescita

La diffusione di queste malattie sessuali è dovuta alla facilità di trasmissione. Le statistiche, infatti, tracciano un’espansione notevole dal 2010 a oggi. Come spiega il dottor Gianmarino Vidoni, direttore dell’UOC malattie a trasmissione sessuale ATS-città metropolitana di Milano, per quanto riguarda la sifilide “nel primo trimestre del 2018 siamo già a 100 casi notificati”, mentre per la gonorrea “nel 2010 erano 94, nel 2017 sono saliti a 296”. Questi sono i dati accertati, senza contare il sottobosco di chi non si reca in ospedale, nonostante viga l’obbligo di notifica per le malattie a trasmissione sessuale di questo tipo. Oggi la maggior parte dei casi di sifilide, per esempio, viene accertata casualmente.

Difficile stimare l’entità del problema

Sempre secondo Vidoni, in passato non c’è stata una sufficiente attenzione per la corretta notifica di queste malattie e oggi i nuovi sistemi di sorveglianza sono ancora in fase preliminare. Il problema della sottonotifica, quindi, permane e risulta difficile stimare l’entità globale del problema. Sarebbe opportuno, consigliano gli esperti, attuare campagne di prevenzione sul corretto utilizzo del preservativo e sull’importanza dei test per una diagnosi precoce. Per il dottor Antonio Muscatello, infettivologo dell’ospedale Maggiore Policlinico di Milano, il più grande ostacolo alla prevenzione è la sottostima del rischio, che induce a considerare queste patologie come “lontane dalla nostra realtà e incapaci di poterci riguardare”.

La possibilità dell’opt-out

Una possibile soluzione, suggerita dal professor Stefano Rusconi dell’ospedale Sacco di Milano, potrebbe essere il cosiddetto “opt-out”, ovvero la possibilità, per chiunque debba subire un intervento in ospedale, di poter usufruire di un pacchetto a basso costo di test sierologici, in particolare per Hiv e sifilide. Attualmente vige l’opt-in, un test volontario per accertare la presenza di malattie a trasmissione sessuale, mentre in futuro, attraverso l’opt-out con previo consenso del paziente, questi test potrebbero essere eseguiti in automatico.

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

La Lombardia è la regione italiana in assoluto più colpita, con circa il 50% delle segnalazioni totali di casi di sifilide.

 

Pubblicato il 12.9.2018 Aggiornato il 12.9.2018
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Litigi ingestibili tra fratelli: che fare?

23/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Serena Mongelli

Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari.   »

Influenza con variante K: può causare (anche) la cistite?

22/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio.   »

Pensieri ossessivi tenuti a bada con gli psicofarmaci: si può cercare una gravidanza?

22/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Esistono psicofarmaci in grado di assicurare il benessere psicologico, senza avere come controindicazione la gravidanza. La strategia terapeutica più adatta va però pensata PRIMA del concepimento.   »

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti