Steatosi epatica: un aiuto dalle verdure a foglia verde

Silvia Camarda A cura di Silvia Camarda

Spinaci, bietole, rucola, broccoli e tutti gli altri vegetali a foglia verde, proteggono il fegato e possono prevenire la steatosi epatica. Ecco perché

Steatosi epatica: un aiuto dalle verdure a foglia verde

Scoperto un altro effetto benefico delle verdure a foglia verde. Mangiare regolarmente spinaci, bietole, rucola e broccoli proteggerebbe il fegato, prevenendo, così, il rischio di steatosi epatica. È quanto risultato da una ricerca svedese del Karolinska Institutet di Stoccolma, pubblicata sulla rivista scientifica Pnasdai.

Merito del nitrato inorganico

Secondo i ricercatori svedesi l’effetto salutare delle verdure a foglia verde  nei confronti della steatosi epatica dipende dalla notevole quantità di nitrato inorganico in esse contenuto, che riduce l’accumulo di grassi nel fegato. L’esperimento è stato condotto su un campione di topi di laboratorio nutriti con una dieta occidentale ricca di grassi e zuccheri. Ai roditori è stato poi integrato il nitrato alimentare che ha prodotto una riduzione significativa di grassi nel fegato, con il vantaggio di diminuire il pericolo di sviluppare la steatosi epatica, un abbassamento della pressione arteriosa e un migliore equilibrio tra insulina e glucosio nel sangue negli esemplari affetti da diabete di tipo 2.  Lo stesso risultato, dichiarano i ricercatori, è stato ottenuto anche in altri due esperimenti eseguiti in laboratorio su colture cellullari realizzate con cellule epatiche umane.

Prevenire le malattie cardiovascolari a tavola

Dal fegato al cuore: è quanto sperano di ottenere i ricercatori svedesi dal momento che ritengono che le malattie cardiovascolari e quelle del fegato sono collegate da meccanismi simili, caratterizzati dalla compromissione della segnalazione dell’ossido nitrico, provocata dallo stress ossidativo, che influenza negativamente le funzioni metaboliche.

200 grammi al giorno

Anche se saranno necessari altri esperimenti per confermare l’influenza benefica del nitrato inorganico, gli studiosi sono certi che mangiare circa 200 grammi al giorno di verdure a foglia verde sia sufficiente per raggiungere gli effetti protettivi osservati in laboratorio.
 

 
 
 

Da sapere!

La steatosi epatica (o fegato grasso) colpisce circa il 25% della popolazione (anche bambini) ed è causata principalmente dal sovrappeso e da un consumo elevato di alcol. Al momento non esiste una cura efficace e la malattia può peggiorare e provocare disturbi gravi come la cirrosi e il tumore al fegato.

 

Pubblicato il 18.2.2019 Aggiornato il 18.2.2019
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Vaginosi batterica da Gardnerella: che fare?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Francesco De Seta

Prima di tutto, per essere sicuri che un'infezione vaginale sia dovuta alla Gardnerella occorre eseguire un vetrino con colorazione di gram perché il tampone con la coltura non serve per individuare questo batterio. Dopodiché, se confermato il sospetto, il medico può prescrivere un antibiotico ad hoc....  »

Pillola contro l’endometriosi: l’Augmentin e il Brufen ne diminuiscono l’efficacia?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

È improbabile che l'amoxicillina+acido clavulanico (Augmentin) e l'ibuprofene (Brufen) interferiscano sull'azione dei contraccettivi orali assunti sia contro l'endometriosi sia a scopo anticoncezionale.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti