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La tigna è un’infezione che può interessare la pelle, le unghie e i capelli, causata da funghi cosiddetti “dermatofitici” perché si nutrono degli strati superficiali della cute e dei suoi annessi. E’ molto comune tra i bambini, perché si trasmette facilmente attraverso il contatto diretto con chi ne è affetto o indiretto con oggetti contaminati. Si manifesta con chiazze rosse e desquamanti che, nel caso del cuoio capelluto, possono determinare una perdita di capelli nell’area interessata.
Con la terapia corretta, che deve sempre essere indicata dal pediatra o dal dermatologo, la tigna guarisce completamente, con tempi più o meno lunghi in base alla sede dove si è manifestata. Importante è un intervento tempestivo, soprattutto nel caso interessi il cuoio capelluto, per evitare aree di alopecia permanente. Ce ne parla la dottoressa Chiara Bocchi, specialista in dermatologia e venereologia presso l’Arcispedale S. Anna di Ferrara.
Come si presenta?
«La tinea, meglio conosciuta come tigna, è una comune infezione causata da funghi dermatofitici che può colpire la pelle, le unghie e il cuoio capelluto» spiega la dermatologa. «Si manifesta con macchie o chiazze tonde oppure ovali sulle zone interessate, spesso arrossate, con i bordi più evidenti e il centro più chiaro. Può dare prurito, più o meno intenso, ma ci sono anche casi di infezione in cui il prurito non è presente. Qualora la tinea interessi la testa può provocare la caduta dei capelli in piccole aree mentre se sono le unghie ad essere colpite si possono notare ispessimenti e ingiallimenti».
Le zone del corpo maggiormente interessate dall’infezione da tigna in età pediatrica sono il tronco, le braccia, le spalle e il collo. Molto raramente viene colpito il viso, mentre nei ragazzi più grandi, soprattutto se fanno sport, la tigna può interessare i piedi facendo macerare la pelle e provocando prurito tra le dita. Nei bambini che sudano molto e indossano indumenti che non lasciano traspirare la pelle, infine, la tigna può colpire le pieghe inguinali con eruzioni rosse e molto pruriginose.
Se non vengono debitamente trattate, le macchie tendono ad aumentare di dimensione e l’infezione a diffondersi. E’ la ragione per cui, soprattutto qualora si sia venuti a conoscenza di altri casi di tigna in bambini della stessa classe o scuola, è bene chiedere tempestivamente il parere del pediatra.
Trasmissione e contagio
«L’infezione da tigna è particolarmente contagiosa: si trasmette infatti tramite il contatto diretto con chi ne è affetto, ma anche tramite contatto indiretto attraverso oggetti contaminati come giochi, asciugamani, cappelli, spazzole, tappetini e così via, che possono trattenere a lungo le spore dei funghi» spiega la dermatologa. «Non è un caso, infatti, che la tinea colpisca in modo particolare i bambini che vivono in comunità e hanno contatti e scambi molto frequenti tra coetanei. Va ricordato inoltre che anche gli animali, cani, gatti, conigli, possono essere portatori dei funghi ed essere quindi un veicolo di contagio».
Proprio perché la tigna è di facile trasmissibilità, è fondamentale, qualora un bambino ne sia affetto, adottare alcune precauzioni basilari perché il contagio non si diffonda in famiglia o non ci siano successive reinfezioni:
- disinfettare gli oggetti che il bambino utilizza con i quali altri bambini o altri membri della famiglia possono venire a contatto (giochi, telecomandi, tastiere, sedie e altri mobili)
- riservare all’uso personale asciugamani, federe e lenzuola lavandoli a più di 60°
- prestare attenzione a non condividere spazzole, pettini, cappelli, sciarpe
- nel caso in famiglia siano presenti animali meglio sottoporli a una visita veterinaria per controllare che non siano portatori dei funghi responsabili della tigna.
Come si cura
«Va tenuto presente che con le dovute attenzioni la tigna guarisce rapidamente e senza conseguenze» spiega la dermatologa. Per questo un consulto con il pediatra o il dermatologo è sempre opportuno qualora si sospetti un’infezione da tigna. «E’ importante infatti riconoscere tempestivamente il problema e procedere con un’adeguata terapia soprattutto nel caso in cui ad essere interessato sia il cuoio capelluto , onde evitare che un’intensa infiammazione determini una perdita permanente di capelli nell’area interessata dalla tinea».
«Il trattamento dell’infezione generalmente prevede l’utilizzo di creme o lozioni antifungine (imidazolo, ciclopirox, naftifina, terbinafina), prescritte dal pediatra o dal dermatologo» continua l’esperta. «Nei casi che coinvolgono il cuoio capelluto può essere necessario un trattamento specifico sistemico, cioè con farmaci per bocca (griseofulvina, itraconazolo, fluconazolo o terbinafina) per cui si rende necessaria una visita dermatologica più approfondita. È molto importante completare sempre la cura anche se la macchia sembra sparita e mantenere una buona igiene per evitare un nuovo contagio».
Meglio evitare invece l’impiego di rimedi fai da te come l’olio di tea tree che non riescono a debellare l’infezione.
Tutte le cause
La tigna è un’infezione legata a particolari tipi di funghi che si cibano soprattutto di cheratina, la proteina che costituisce lo strato superficiale della cute, i capelli e le unghie. Esistono tre diversi gruppi di funghi dermatofitici, ognuno dei quali tende a colonizzare un particolare “ospite”:
- gli antropofili prediligono gli esseri umani e causano un’infezione che si trasmette sia per contatto diretto che indiretto. Nei bambini è più frequente non solo perché vivono in comunità, ma anche perché hanno una pelle sottile che può essere più facilmente attaccata dalla tigna. Va tenuto presente, inoltre, che il sistema immunitario, non ancora del tutto maturo nei piccoli, può avere maggiori difficoltà a contrastare l’infezione.
- gli zoofili infestano gli animali. I bambini possono quindi essere colpiti dalla tigna dagli animali domestici, ma soprattutto da quelli randagi che non vengono mai controllati dal veterinario: meglio insegnare loro a non toccarli.
- i geofili vivono nel suolo. E’ la ragione per cui, sia pur raramente, la tigna può essere contratta attraverso il contatto con la terra che ne è infestata.
Le spore della tigna sono molto tenaci e trovano il loro habitat ideale in luoghi umidi e caldi come le piscine, le palestre, gli spogliatoi: proprio per questo i bambini che fanno sport possono essere maggiormente esposti all’infezione.
In breve
L’infezione da tigna si presenta facilmente nei bambini: non è pericolosa e si risolve in genere piuttosto velocemente e senza conseguenze con la corretta terapia suggerita dal pediatra o dal dermatologo. Importante poi mettere in atto alcune misure perché non si diffonda in famiglia.
