Tosse bambini: tipologia, cause e cure

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 29/11/2023 Aggiornato il 12/12/2023

La tosse nei bambini non è una malattia ma un sintomo di molti disturbi diversi. Soprattutto se compare nei più piccoli, dura diversi giorni ed è accompagnata da febbre e malessere, va segnalata al pediatra

Tosse bambini: tipologia, cause e cure

La tosse nei bambini è una manifestazione molto frequente, soprattutto nei mesi invernali. Quasi sempre si tratta di un problema del tutto benigno, che si risolve con un po’ di attenzione. Molte volte i genitori si preoccupano eccessivamente di questo fenomeno: pur senza allarmarsi è bene non sottovalutarla, soprattutto nei più piccoli, perché può nascondere disturbi più seri.

Vediamo quindi insieme quali sono le varie tipologie di tosse esistenti, come distinguerle, le cause scatenanti e anche i rimedi naturali e le cure da seguire per alleviare il problema della tosse nei bambini.

Tosse nei bambini: le varie tipologie e come distinguerle

La tosse nei bambini non è di un unico tipo. Gli esperti ne classificano quattro, a seconda delle loro caratteristiche:

  1. tosse improvvisa
  2. tosse secca
  3. tosse grassa
  4. tosse abbaiante

Vediamo nello specifico in che cosa consistono e come è possibile distinguerle.

Tosse improvvisa

La tosse improvvisa compare quando il bambino è a tavola e un boccone di cibo oppure un sorso d’acqua “va di traverso”, imboccando la trachea anziché l’esofago. Può capitare anche mentre il bimbo sta giocando con oggetti di piccole dimensioni e ne ingerisce involontariamente uno, oppure una parte di esso. Il corpo estraneo irrita le vie respiratorie e la tosse, improvvisa e piuttosto violenta, è la normale reazione per eliminare l’oggetto o il boccone, spesso riuscendovi. È un evento che spaventa, ma se il bambino tossisce significa che le vie respiratorie non sono ostruite e i colpi di tosse servono proprio a espellere il corpo estraneo. Se, al contrario, il piccolo smette di tossire, si porta le mani alla gola, diventa pallido o addirittura cianotico, significa che c’è rischio di soffocamento. È bene chiamare un’ambulanza e, nel frattempo, mettere in atto le manovre di disostruzione pediatrica che tutti dovrebbero conoscere.

Tosse secca

La tosse secca nei bambini è la classica tosse stizzosa, fastidiosa, che non produce catarro e che è causata da una sensazione di prurito e irritazione alla gola e alle alte vie respiratorie. Si accentua quando il bambino dorme perché la bocca lievemente aperta e la posizione sdraiata favoriscono la secchezza delle mucose e quindi l’irritazione. Se la tosse secca è accompagnata da febbre e malessere generale, scolo nasale e stanchezza potrebbe essere dovuta all’attacco di virus, per esempio quello del raffreddore o dell’influenza. Se, invece, compare difficoltà di respiro, potrebbe essere dovuta ad asma. La tosse secca, infine, potrebbe essere legata anche a un problema di reflusso gastroesofageo, abbastanza raro nei bambini.

Tosse grassa

La tosse grassa è detta così perché è produttiva, ossia caratterizzata dalla presenza di catarro che i colpi di tosse, appunto, cercano di espellere. Questo è prodotto dalle vie respiratorie (come le fosse nasali e i bronchi) per l’irritazione della mucosa che produce dapprima secrezioni filanti, poi più dense e difficili da eliminare. Se la tosse grassa è accompagnata da inappetenza, nervosismo, qualche linea di febbre, è possibile che sia insorta una sovrainfezione batterica. In questo caso è bene parlare con il pediatra per una cura specifica.

Tosse abbaiante

Un’altra variante è quella definita tosse abbaiante. Compare solitamente nelle ore serali e notturne ed è una tosse forte, rumorosa, che somiglia al latrato di un cane. Solitamente è il segnale di un processo infiammatorio di tipo virale, la laringite, che coinvolge la laringe, il canale dove sono presenti le corde vocali. Un altro sintomo della laringite è infatti l’abbassamento del tono di voce. La tosse abbaiante è fastidiosa e disturba il sonno del bambino, non è sempre un problema serio, ma a volte può nascondere malattie, come la pertosse. È bene porre il piccolo in posizione semi sdraiata per favorire la respirazione, proponendogli qualcosa da bere per calmare temporaneamente il fastidio. Il pediatra va sempre consultato.

Tosse somatica

Un ulteriore tipo di tosse è la tosse somatica, chiamata anche psicogena, che non nasconde alcuna malattia organica, ma è dovuta a un disagio che il bambino vive e che, inconsciamente, trasforma in colpi di tosse. Questi sono stizzosi e piuttosto forti e possono preoccupare i genitori, ma alla visita del pediatra non risultano infezioni in grado di spiegarne la comparsa. È allora opportuno, sempre con l’aiuto del pediatra, cercare di scoprire se c’è qualche problema che disturba il piccolo a scuola o a casa.

Tosse nei bambini: le cause 

La tosse nei bambini è sempre un sintomo, non una malattia in sé. Il disturbo vero è quello sottostante, che la provoca e che deve essere affrontato non solo per risolvere il problema del fastidio, ma anche per evitare che la malattia possa diventare più seria e interferire con il benessere del bambino. Vediamo quindi quali sono le più frequenti cause della tosse nei bambini.

Infezioni delle vie respiratorie e dei polmoni

Sono le cause più frequenti della tosse nei bambini e sono di diversi livelli di serietà. Possono infatti essere responsabili di tosse, sia secca sia grassa, infezioni virali piuttosto comuni, dovute per esempio ai virus del raffreddore, ma anche malattie serie come la bronchite e la polmonite. Il reflusso, con il contenuto acido dello stomaco che risale nell’esofago, può causare irritazione locale e provocare colpi di tosse non legati alla respirazione. Anche la pertosse è una causa di tosse abbaiante e fastidiosa. Si tratta di una malattia dovuta a un batterio, la Bordetella pertussis, che attacca le vie respiratore e può causare difficoltà negli scambi ossigeno-anidride carbonica. La cura è possibile solo attraverso l’assunzione di antibiotici, ma la pertosse resta una malattia pericolosa soprattutto per i bambini al di sotto dell’anno di età. Si può prevenire con il vaccino anti pertosse che rende la sintomatologia meno intensa.

Asma

L’asma è una malattia respiratoria che rende le vie aeree di alcune persone infiammate e quindi ipersensibili. A contatto con fattori scatenanti come freddo, polvere, pollini, inquinanti ambientali oppure quando si verifica una condizione irritante (come un semplice raffreddore) i bronchi reagiscono riducendo il loro calibro e provocando ostruzione al passaggio dell’aria. Compaiono quindi respiro sibilante, tosse secca e stizzosa, oppressione toracica e difficoltà di respiro. Se tali sintomi compaiono o peggiorano durante l’attività fisica possono costituire un segnale che l’asma non è ben controllato. È necessario somministrare un farmaco in grado di favorire la dilatazione dei bronchi e di diminuire l’infiammazione.

Ostruzione dovuta all’inalazione di un corpo estraneo

La tosse è il tentativo di espellere un boccone di cibo andato di traverso o un oggetto di piccole dimensioni finito in gola. In questo caso è essenziale la prevenzione, cercando di abituare il bambino a mangiare con calma masticando bene. Inoltre è essenziale sorvegliarlo durante il gioco, quando è piccolo e rischia di portarsi alla bocca piccoli oggetti, e offrirgli solo giocattoli sicuri e adatti all’età.

Cure e rimedi per la tosse nei bambini

La tosse può essere gestita a casa propria se non compaiono altri segnali di malessere e se non è legata a ingestione di corpo estraneo. Le cure per la tosse nei bambini dipendono dalla gravità della stessa, ad ogni modo i rimedi sono vari, a seconda sempre della tipologia. È invece bene rivolgersi al medico se:

  • il bambino ha meno di due anni,
  • oltre alla tosse ha la febbre,
  • è nervoso e inappetente

È importante poi sentire il pediatra nel caso in cui il bambino manifesti segnali che indicano una difficoltà di respirazione come:

  • colorito pallido o addirittura violaceo
  • respiro sibilante
  • tosse presente da 4-5 giorni senza segni di miglioramento.

In questi casi il bambino dovrebbe essere visitato e sottoposto a eventuali accertamenti, per esempio prove respiratorie per capire se ha problemi di asma, oppure a radiografia di bronchi e polmoni se si sospetta broncopolmonite. Le cure variano a seconda del problema riscontrato. Per esempio, nel caso dell’asma si prescrivono broncodilatatori e antinfiammatori, mentre per la broncopolmonite occorre una cura a base di antibiotici. Se ci sono segnali di difficoltà di respirazione, può essere necessario ricoverare il bambino in ospedale per qualche giorno, somministrandogli ossigeno e altre cure di supporto per farlo sentire meglio.

Tosse nei bambini più grandi, come curarla: i rimedi

Se invece la tosse riguarda un bambino più grandicello e non è accompagnata da particolari problemi, è possibile curarla a casa con diversi sistemi. Vediamoli.

  • Umidificare l’ambiente. L’aria secca delle abitazioni irrita ulteriormente le mucose già infiammate. Utilizzare un umidificatore o riempire di acqua tiepida gli appositi contenitori per i termosifoni serve a idratare le vie respiratorie e ad alleviare il fastidio soprattutto in caso di tosse secca.
  • Curare l’igiene del naso. È bene eseguire ogni giorno, mattina e sera, una accurata pulizia di narici e fosse nasali del bambino, con soluzioni a base di acqua salina termale o di mare, disponibili in fiale o in speciali confezioni con erogatore. I lavaggi nasali servono a rimuovere muco e catarro e idratare le mucose aiuta a respirare meglio, alleviando il fastidio della tosse e prevenendo complicanze come la bronchite.
  • Fare attenzione ai mucolitici. I prodotti per sciogliere il catarro e favorirne l’espulsione possono essere utili per i bambini più grandi, seguendo le indicazioni del pediatra. Le ultime indicazioni ne sconsigliano l’uso per i piccoli con meno di due anni. Prima di questa età infatti i bimbi non riescono a produrre colpi di tosse sufficientemente efficaci per eliminare le secrezioni mucose. Queste possono ristagnare nelle vie respiratorie e causare complicanze come la bronchiolite. Per gli sciroppi per la tosse a base di sostanze naturali è bene chiedere comunque il parere del farmacista o del pediatra.
  • Ricorrere ai rimedi naturali per la tosse, come si usava una volta. I trucchi “della nonna”, come bere una tazza di latte caldo o di tè deteinato con il miele, sono sempre utili in caso di tosse sia secca sia grassa. Il liquido tiepido idrata le mucose e combatte l’irritazione, mentre nel miele sono presenti sostanze con un’azione naturalmente antimicrobica e antinfiammatoria.
  • Non fumare in presenza dei bambini. Il fumo ha un effetto fortemente irritante sulle mucose respiratorie, senza contare i danni passivi sui polmoni. Quando si è in presenza di un bambino, è importante non fumare nemmeno all’aperto.
  • Fare attenzione agli antibiotici. Questi farmaci sono fondamentali in caso di malattie serie dovute a batteri, come la broncopolmonite e la pertosse. Devono però essere assunti solo in seguito a una diagnosi precisa e alla prescrizione medica. Somministrarli al bambino di propria iniziativa è inutile in presenza di un’infezione virale. Inoltre può causare antibiotico-resistenza, rendendo questi farmaci meno efficaci quando occorrono realmente.
  • Proporre molti liquidi. Si dovrebbe assicurare una adeguata idratazione all’organismo del bambino, offrendogli appunto latte, tè deteinato, camomilla, tisane, spremute ricche di vitamine, brodo e semplice acqua. Aiuta a combattere la secchezza delle mucose.
 
 
 

In breve

La tosse nei bambini compare spesso nei mesi freddi e in questo caso è dovuta a infezione di tipo virale. Esistono però anche tossi legate ad asma, reflusso, malattie batteriche. La tosse può essere curata a casa se il bambino è grandicello e non presenta altri segnali di malessere. Nei bimbi di età inferiore ai due anni, in caso di febbre, inappetenza, nervosismo o lunga durata della febbre stessa, è bene rivolgersi al pediatra.

 

Fonti / Bibliografia

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