Tubercolosi: per la prevenzione le nuove linee guida

Redazione A cura di “La Redazione”

Tubercolosi nei bambini: alla luce dei dati aggiornati, i pediatri italiani hanno elaborato le linee guida per la prevenzione, la diagnosi e la cura 

Tubercolosi: per la prevenzione le nuove linee guida

In Italia, non esistono focolai particolarmente preoccupanti di tubercolosi. Eppure, la malattia fa paura, soprattutto quando compare nell’infanzia. Del resto, nel mondo ogni giorno 200 bambini sotto i 15 anni muoiono a causa di questa patologia. Ecco perché la Società italiana di infettivologia pediatrica (SITIP) e la Società italiana di pediatria (SIP) hanno stilato le linee guida sulla tubercolosi in età pediatrica e adolescenziale.

È una malattia contagiosa

La tubercolosi, nota anche con la sigla Tbc, è provocata da un micobatterio, il Bacillo di Koch o Micobacterium tubercolosis.  È contagiosa e infettiva: il contagio può avvenire a seguito di un contatto prolungato con una persona malata, soprattutto attraverso starnuti o colpi di tosse.

Comincia con la tosse

Il sintomo più caratteristico della malattia è sicuramente la tosse, solitamente secca. Se non si interviene, con il tempo può comparire anche sangue nell’espettorato. Altri disturbi comuni sono la febbre, i dolore al torace, l’aumento della sudorazione, la perdita di peso e l’inappetenza.

Che cosa succede nell’infanzia

Quando compare nei bambini, la tubercolosi non è facilmente diagnosticabile. Infatti, può avere manifestazioni atipiche e può sfuggire ai normali controlli. Fortunatamente, nel nostro Paese è quasi sempre prevenibile e curabile. “Ma è fondamentale impostare misure terapeutiche mirate al bambino e all’adolescente, tenendo conto del fatto che attualmente molti farmaci potenzialmente utili non sono registrati per l’uso pediatrico e che il loro uso potrebbe fortemente complicare la gestione terapeutica di ogni singolo caso” ha spiegato Susanna Esposito, Presidente della SITIP. Le nuove linee guida si pongono proprio l’obiettivo di aiutare i pediatri a porre la diagnosi di tubercolosi e a stabilire cure adatte all’età pediatrica e adolescenziale.

In breve

DIAGNOSI PIU’ FACILE

Oggi la diagnosi di tubercolosi è più facile. Infatti, le nuove metodiche di biologia molecolare consentono in tempi molto rapidi di identificare il germe responsabile.

Pubblicato il 16.7.2014 Aggiornato il 16.7.2014
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Pancione e traumi: quando preoccuparsi?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza, in seguito a un infortunio la verifica che tutto sta procedendo al meglio è una pancia sempre bella morbida e soffice. Qualora la pancia dovesse indurirsi ed essere molto tesa oppure dovessero comparire dolori simili a quelli del ciclo mestruale, potremmo essere di fronte a contrazioni...  »

A 5 settimane l’embrione non si vede

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Nella 5^ settimana di gravidanza non è motivo di allarme non visualizzare l'embrione con il battito del cuoricino. In questa epoca quello che conta è individuare in utero la camera gestazionale.   »

Fai la tua domanda agli specialisti