Tumore al fegato: colpa anche della scarsa igiene orale?

Luciana Pellegrino A cura di Luciana Pellegrino Pubblicato il 27.8.2019 Aggiornato il 27.8.2019

Secondo uno studio le cattive condizioni di salute della bocca aumentano del 75% il rischio di tumore al fegato. Ecco perché

Tumore al fegato: colpa anche della scarsa igiene orale?

La scarsa igiene orale potrebbe essere associata al tumore al fegato. Dai risultati di uno studio condotto dai ricercatori della Queen’s University di Belfast, pubblicato anche sulla rivista United European Gastroenterology Journal , è, infatti, emerso che una cattiva salute della bocca non è associata solo a diabete e malattie cardiache ma può predisporre anche allo sviluppo del carcinoma epatocellulare.

La ricerca su oltre 450.000 persone

Gli studiosi hanno esaminato 469.000 pazienti del Regno Unito per capire se esistesse un legame tra la scarsa igiene orale e la formazione di tumori dell’apparato digerente come tumore al fegato, al colon-retto e al pancreas. Durante il periodo del test più di 4.000 persone sono state affette da carcinomi del tratto digerente, di queste il 13% soffriva anche di problemi al cavo orale, in particolar modo le donne giovani che non consumavano la dose giornaliera raccomandata di frutta e verdura. I risultati del test avrebbero dimostrato come il carcinoma epatocellulare sarebbe la forma più comune di tumore al fegato, oltre a essere quello maggiormente associato alla salute orale, con un rischio del 75% superiore di contrarre questa patologia.

Il ruolo dell’alimentazione

Un fattore determinante, che potrebbe contribuire allo sviluppo del tumore al fegato, è costituito dall’alimentazione, in particolare nei soggetti con una salute della bocca molto compromessa. Ma non sono da sottovalutare anche altri due fattori: lo stato socio-economico e il consumo di alcol e fumo.

 

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il carcinoma epatocellulare è un tumore maligno che ha origine negli epatociti, le principali cellule del fegato. I fattori di rischio scatenanti sono soprattutto le infezioni da virus dell’epatite B e C.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti