Tumore al fegato: colpa anche della scarsa igiene orale?

Luciana Pellegrino A cura di Luciana Pellegrino

Secondo uno studio le cattive condizioni di salute della bocca aumentano del 75% il rischio di tumore al fegato. Ecco perché

Tumore al fegato: colpa anche della scarsa igiene orale?

La scarsa igiene orale potrebbe essere associata al tumore al fegato. Dai risultati di uno studio condotto dai ricercatori della Queen’s University di Belfast, pubblicato anche sulla rivista United European Gastroenterology Journal , è, infatti, emerso che una cattiva salute della bocca non è associata solo a diabete e malattie cardiache ma può predisporre anche allo sviluppo del carcinoma epatocellulare.

La ricerca su oltre 450.000 persone

Gli studiosi hanno esaminato 469.000 pazienti del Regno Unito per capire se esistesse un legame tra la scarsa igiene orale e la formazione di tumori dell’apparato digerente come tumore al fegato, al colon-retto e al pancreas. Durante il periodo del test più di 4.000 persone sono state affette da carcinomi del tratto digerente, di queste il 13% soffriva anche di problemi al cavo orale, in particolar modo le donne giovani che non consumavano la dose giornaliera raccomandata di frutta e verdura. I risultati del test avrebbero dimostrato come il carcinoma epatocellulare sarebbe la forma più comune di tumore al fegato, oltre a essere quello maggiormente associato alla salute orale, con un rischio del 75% superiore di contrarre questa patologia.

Il ruolo dell’alimentazione

Un fattore determinante, che potrebbe contribuire allo sviluppo del tumore al fegato, è costituito dall’alimentazione, in particolare nei soggetti con una salute della bocca molto compromessa. Ma non sono da sottovalutare anche altri due fattori: lo stato socio-economico e il consumo di alcol e fumo.

 

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il carcinoma epatocellulare è un tumore maligno che ha origine negli epatociti, le principali cellule del fegato. I fattori di rischio scatenanti sono soprattutto le infezioni da virus dell’epatite B e C.

 

Pubblicato il 27.8.2019 Aggiornato il 27.8.2019
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Vaginosi batterica da Gardnerella: che fare?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Francesco De Seta

Prima di tutto, per essere sicuri che un'infezione vaginale sia dovuta alla Gardnerella occorre eseguire un vetrino con colorazione di gram perché il tampone con la coltura non serve per individuare questo batterio. Dopodiché, se confermato il sospetto, il medico può prescrivere un antibiotico ad hoc....  »

Pillola contro l’endometriosi: l’Augmentin e il Brufen ne diminuiscono l’efficacia?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

È improbabile che l'amoxicillina+acido clavulanico (Augmentin) e l'ibuprofene (Brufen) interferiscano sull'azione dei contraccettivi orali assunti sia contro l'endometriosi sia a scopo anticoncezionale.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti