Tumore al seno: ecco la terapia che previene le recidive

Luce Ranucci A cura di Luce Ranucci Pubblicato il 26/02/2021 Aggiornato il 26/02/2021

È in grado di diminuire di oltre un quarto il rischio di recidive di tumore al seno: in combinazione con la terapia endocrina adiuvante, l’abemaciclib riduce infatti del 25,3% il rischio di recidive rispetto alla sola terapia standard

Tumore al seno: ecco la terapia che previene le recidive

Tumore al seno e la speranza di diminuire di oltre un quarto il rischio di recidive in pazienti con cancro al seno iniziale ad alto rischio. È l’obbiettivo che si può raggiungere con la somministrazione di abemaciclib, che in combinazione con la terapia endocrina adiuvante standard (Et) riduce del 25,3% il rischio di recidiva rispetto alla sola Et in pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale ad alto rischio di ricadute, positivo al recettore ormonale (Hr+) e negativo al recettore del fattore di crescita epidermico umano (Her2-).

I dati scientifici

Sono stati presentati recentemente i dati scientifici al Presidential Symposium del Congresso virtuale 2020 della European Society for Medical Oncology (Esmo)  e co pubblicati sul Journal of Clinical Oncology. I dati di sicurezza dello studio denominato ‘monarchE‘ sono coerenti con il profilo di tollerabilità noto di abemaciclib, già impiegato in pazienti con carcinoma al seno metastatico, e non sono stati osservati nuovi eventi avversi.   

 Il parere dell’esperto 

“Questi dati costituiscono una novità decisiva per le persone con un carcinoma mammario in fase iniziale Hr+/Her2- ad alto rischio, pari a circa il 20-30% dei 53.500 casi di tumore al seno che si registrano ogni anno in Italia: potenzialmente si tratta di uno dei più importanti progressi nel trattamento di questa popolazione di pazienti negli ultimi 2 decenni”, spiega Valentina Guarneri, professore associato di Oncologia Medica presso l’Università di Padova-Istituto oncologico veneto (Iov)  “In questi pazienti con un rischio di recidiva elevato – sottolinea l’esperto – abemaciclib, aggiunto alla terapia endocrina adiuvante, ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da ripresa di malattia. L’effetto è, infatti, molto evidente non solo sulle recidive locali, ma soprattutto su quelle a distanza che sono poi responsabili di malattia metastatica: evitarle implica perciò non soltanto allungare la sopravvivenza, ma soprattutto aumentare la probabilità di guarigione. Questo tipo di analisi sono pianificate fin dall’avvio delle sperimentazioni per monitorarne l’andamento in momenti predefiniti, dopo un certo periodo di tempo o quando si è verificato, come in questo caso, un numero sufficiente di eventi per consentire l’analisi: i dati raccolti sono molto positivi e incoraggiano senz’altro a proseguire”.

 

 
 
 

Da sapere!

Abemaciclib è un farmaco per il trattamento dei tumori al seno avanzati o metastatici. Funge da inibitore CDK selettivo per CDK4 e CDK6. È stata designata come terapia innovativa per il carcinoma mammario dalla Food and Drug Administration americana.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi su percentili e peso del feto

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

L'ecografo non è dotato di bilancia, quindi il peso del feto è solo stimato, con un margine di errore in più o in meno di circa il 10 per cento. Per quanto riguarda le misure, il range di normalità è compreso tra il 5°e il 95° percentile. Dunque, se il ginecologo afferma che tutto va bene significa che...  »

Bassa riserva ovarica: può iniziare una gravidanza?

09/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Può essere opportuno che la coppia che desidera un figlio si rivolga senza perdere troppo tempo a un centro per la PMA, quando la donna, soprattutto se in età matura, ha problemi relativi all'ovulazione.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti