Tumori alla cervice: è possibile diminuirli del 40%

Luce Ranucci A cura di Luce Ranucci Pubblicato il 26.1.2021 Aggiornato il 26.1.2021

Studi diversi e vari trattamenti mostrano come ridurre e curare i tumori alla cervice e ridurli del 40%. Le nuove strategie dell’Organizzazione mondiale della sanità

Tumori alla cervice: è possibile diminuirli del 40%

I tumori della cervice uterina sono la quarta causa di cancro nelle donne, Con più vaccini, screening e trattamenti è possibile eliminare questa malattia, riducendo i nuovi casi del 40% e risparmiando 5 milioni di morti entro il 2050. Lo afferma la nuova strategia lanciata dall’assemblea mondiale dell’Oms secondo cui per ogni dollaro investito nello sforzo le economie ne guadagnerebbero 3,2.

Il piano dell’Oms

Gli obiettivi indicati dal piano prevedono di avere entro il 2030 il 90% delle donne sopra i 15 anni completamente vaccinate contro l’Hpv, il virus che causa la maggior parte di questi tumori, il 70% sottoposte a screening a 35 e 45 anni e il 90% delle donne a cui viene diagnosticato il tumore che ricevono il trattamento. Il ritorno economico, afferma il documento, sale a 26 dollari per ogni dollaro investito in prevenzione se si considerano anche i benefici indiretti sulle famiglie e sulle comunità. 

Il parere dell’esperto

“Eliminare una qualsiasi forma di tumore una volta sembrava un sogno impossibile – afferma il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus – ma ora abbiamo gli strumenti efficaci e basati sull’evidenza per renderlo una realtà. Ma possiamo eliminare il tumore cervicale come problema di salute pubblica se riusciamo a unire gli strumenti che abbiamo con una forte determinazione a usarli in tutto il mondo”.

Un tumore da prevenire

Il cancro del collo dell’utero (carcinoma della cervice) è causato dalla crescita incontrollata delle cellule della cervice. Questa è la parte inferiore ristretta dell’utero, quella che, a forma di cono, collega l’utero alla vagina. La quasi totalità dei tumori alla cervice sono causati da un’infezione persistente originata da alcuni ceppi di papillomavirus (Hpv), un virus che si può trasmettere sessualmente, ma contro il quale esistono ormai appositi vaccini. Se questo tumore viene scoperto precocemente consente, dopo l’asportazione chirurgica della massa tumorale, una sopravvivenza superiore al 90% delle donne ammalate. Più passa il tempo, più il tumore si diffonde e, di conseguenza, la percentuale di guarigione cala drasticamente. Per questo è importante cercare di individuarlo il prima possibile.

 

 
 
 

Da sapere!

Secondo le ultime cifre dell’Oms nel 2018 ci sono stati nel mondo 570mila nuovi casi e 311mila morti. La cifra, in assenza di interventi, salirà a 700mila casi e 400mila morti entro il 2030.

Fonti / Bibliografia

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