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Esistono varie forme di meningite provocate da patogeni diversi, batteri, virus, funghi e parassiti. La meningite più pericolosa è quella batterica: si tratta infatti di una malattia infettiva acuta che determina un’infiammazione della guaina che riveste il cervello e il midollo spinale portando a esiti molto gravi, fino alla morte.
A rischio di contrarre questa forma di meningite, altamente contagiosa, sono soprattutto i bambini, in particolare quelli sotto l’anno di vita. Dal momento che si trasmette per contatto, il periodo invernale è particolarmente a rischio vista la maggior permanenza in luoghi chiusi.
I sintomi a volte possono essere lievi nella fase iniziale per svilupparsi poi in maniera rapida con febbre alta, vomito, mal di testa, convulsioni.
Nei neonati la fontanella anteriore si presenta rigonfia: in tutti questi casi urge recarsi immediatamente al pronto soccorso. Il vaccino contro il meningococco è ad oggi l’unico strumento, efficace e sicuro, per prevenirla.
Come avviene il contagio
La meningite può essere più o meno contagiosa a seconda del batterio che la genera: la più contagiosa, nonché la più pericolosa, è quella causata dall’infezione da meningococco che può avere conseguenze permanenti gravi e talvolta esito letale in pochi giorni. Non a caso la si definisce meningite fulminante.
L’infezione può trasmettersi attraverso:
- le goccioline di saliva emesse da una persona infetta tramite starnuti, baci, colpi di tosse o il semplice parlare quando ci si trova entro un metro di distanza da una persona malata o da un portatore sano
- contatto con le mucose di una persona infetta o sangue infetto
- contatto con oggetti contaminati
- ingestione di cibi contaminati.
Va tenuto presente che il periodo di incubazione della meningite batterica va dai 2 ai 10 giorni: dal momento del contagio alla comparsa dei primi sintomi si ha quindi un lasso di tempo abbastanza lungo per sviluppare la malattia, a seconda dei casi. La malattia è contagiosa solo nei giorni precedenti l’esordio e in fase acuta.
Proprio per le modalità del contagio, i casi di meningite batterica sono più frequenti in inverno per via della lunga permanenza in ambienti chiusi, spesso poco areati.
Sintomi
Nei bambini, e in particolare nei lattanti, la meningite batterica può manifestarsi inizialmente con sintomi lievi, inappetenza, febbriciattola, sonnolenza, irritabilità, facili da confondere con quadri patologici decisamente meno importanti e pericolosi. Nel caso della meningite batterica i sintomi peggiorano molto rapidamente determinando:
- febbre alta
- vomito
- mal di testa
- convulsioni
Nei neonati la fontanella anteriore si presenta gonfia. La rigidità del collo, tipico sintomo della meningite negli adulti, può non essere presente nei bambini.
Ci sono anche casi in cui i sintomi della meningite batterica rimangono lievi e rendono più difficile la diagnosi: succede ad esempio se il piccolo è in cura con antibiotici per altre ragioni o per un’infezione pregressa che nasconde la vera natura della malattia.
Occorre tenere presente che i sintomi della meningite batterica, a differenza di quella virale che ha in genere un’evoluzione benigna, si possono aggravare nell’arco di poche ore portando a perdita di coscienza, coma fino al decesso.
È per questa ragione che di fronte a sintomi sospetti di meningite è basilare avvertire il pediatra e raggiungere il prima possibile un pronto soccorso. Arrivare a una diagnosi di meningite batterica non è facile, proprio perché i sintomi sono simili a quelli di una comune influenza e a quelli di una meningite virale.
Diagnosi
Per diagnosticarla occorrono quindi un esame obiettivo, un’emocultura e un prelievo lombare che serve per l’esame del liquido cefalorachidiano (il liquor).
I medici che rilevano casi sospetti di meningite batterica, finché non hanno chiara la natura dell’agente patogeno coinvolto, devono informare le autorità sanitarie della zona e procedere all’isolamento del paziente, in modo da evitare la diffusione del contagio che può avere conseguenze anche fatali per gli altri eventuali soggetti coinvolti.
Le conseguenze
La meningite batterica è una malattia molto grave con esiti che possono essere drammatici. Può portare a gravi conseguenze:
- encefalite o mielite, ovvero l’infiammazione di encefalo e midollo spinale che possono essere permanenti o temporanee e che comportano difficoltà di concentrazione, apprendimento e/o linguaggio, perdita di memoria o vista e udito, difficoltà di concentrazione, apprendimento e/o linguaggio, disturbi comportamentali, paralisi e danni cerebrali (soprattutto nei bambini molto piccoli), disturbi di equilibrio e coordinazione.
- setticemia, ovvero un’infezione del sangue scatenata dai batteri a livello sistemico (che interessa tutto l’organismo), che può danneggiare gli organi in modo letale e portare alla necessità di amputazioni nonché al decesso.
Purtroppo, ancora oggi, nonostante i progressi della medicina, il 10-15% dei pazienti colpiti da meningite batterica muore, mentre il 20-30% ha conseguenze gravi e invalidanti (amputazioni, danni cerebrali, sordità, epilessia, paralisi, ritardo neuro-psicomotorio).
Anche quando la diagnosi e le cure vengono fatte tempestivamente, la possibilità di guarire senza danni permanenti è inferiore al 50% dei casi. Resta comunque basilare ricordare che tanto più precoce è il trattamento, tanto maggiori sono le probabilità di limitare le conseguenze.
In ogni caso anche in caso di sopravvivenza si possono sviluppare complicanze, tra cui deficit dell’udito, della vista, disturbi neurologici o deficit motori. Può essere necessaria inoltre una ospedalizzazione prolungata, controlli medici specialistici periodici o necessità di riabilitazione. In alcuni casi vi è la necessità di interventi chirurgici, con sequele invalidanti.
Prevenzione
È proprio la gravità della malattia a suggerire l’importanza della prevenzione. La prima arma a disposizione è il vaccino.
Esistono tre tipi di vaccino contro la meningite batterica:
- il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (MenC)
- il vaccino coniugato tetravalente, che protegge dai sierogruppi A, C, W135 e Y
- il vaccino contro il meningococco di sierogruppo B.
Il calendario vaccinale raccomanda fortemente la vaccinazione anti-meningococco C (spesso somministrata in versione “quadrivalente” insieme a A, W135 e Y) nei bambini che hanno compiuto un anno (con un richiamo da adolescenti), oltre che nei ragazzi tra i 12 e i 18 anni, mentre la vaccinazione contro il meningococco B viene raccomandata nel corso del primo anno di vita (3 dosi nei primi sei mesi di vita e un richiamo a 13° mese).
Nel caso di un contatto stretto e prolungato con una persona che ha una meningite batterica accertata, viene praticato un trattamento antibiotico di prevenzione che deve essere prescritto e valutato dal medico.
Le cause
La meningite infettiva è causata da virus, batteri e funghi o miceti. La forma più comune è quella virale o anche detta meningite asettica che è curabile in 7-10 giorni; la meningite batterica invece è più rara e può avere conseguenze letali. La meningite da funghi o miceti colpisce con più probabilità persone immunodepresse e può essere molto pericolosa.
Tra gli agenti responsabili della meningite batterica ci sono il meningococco (Neisseria meningitidis), lo pneumococco (Streptococcus pneumoniae) e l’Haemophilus influentiae. Il più pericoloso di tutti è il meningococco del quale esistono diversi sierogruppi: i più diffusi sono cinque: A, B, C, Y, e W135 ma il più aggressivo è il meningococco C, che insieme al meningococco B è il più frequente in Italia e in Europa.
In breve
La meningite batterica è un’infezione altamente contagiosa che colpisce in modo particolare l’età pediatrica. Riconoscerla non è facile ma dal momento che i sintomi possono essere lievi inizialmente e peggiorare rapidamente portando a drammatiche conseguenze. La prevenzione con il vaccino resta basilare per tutelare la salute dei più piccoli.
Fonti / Bibliografia
- Le 10 cose da sapere sulla meningite in età pediatrica - Società Italiana di PediatriaMeningite acuta nel bambino. Cos'è? Quali sono i sintomi e come si cura?
- Meningite batterica - Ospedale Pediatrico Bambino GesùIl vaccino è l'unico strumento sicuro, efficace e disponibile per prevenire questa malattia infettiva potenzialmente mortale
- Meningite, malattie batteriche invasive (sepsi e meningiti)Le malattie batteriche invasive (Mib), cioè meningiti, sepsi, polmoniti batteriemiche ed altri quadri clinici con isolamento di batteri da siti normalmente sterili
