Calo delle vaccinazioni pediatriche, è colpa del Covid-19?

Lorenzo Marsili A cura di Lorenzo Marsili Pubblicato il 12/11/2021 Aggiornato il 12/11/2021

Nel 2020, forse per via del Covid-19, le vaccinazioni pediatriche hanno subito un calo significativo. A risentirne sono anche quelle per patologie importanti come polio, morbillo e varicella

Calo delle vaccinazioni pediatriche, è colpa del Covid-19?

Durante il 2020, le vaccinazioni pediatriche hanno fatto registrare valori ben inferiori all’immunità di gregge. A risentirne è soprattutto la copertura contro malattie importanti come la polio, il morbillo e la varicella. A rivelarlo sono i dati diffusi dal Ministero della Salute. Tra le cause dietro questo freno potrebbe aver influito il Covid-19.

C’è un calo generalizzato

Scendendo nel dettaglio in base al calendario vaccinale ora in vigore, l’anno scorso, la copertura nazionale a 24 mesi contro la polio per i nati del 2018 è scesa di quasi un punto percentuale, fermandosi al 94,02%. Scende di ben 2,7 punti percentuali invece la copertura dal morbillo, che arriva al 91,79% e di 1,1% quella contro la varicella, ora all’89,36%.

Calo al 66,30% per meningococco B (-2,68%) e per l’anti-pneumococcica, al 90,58% (-1,42%). Cresce al 62,80%, invece, il rotavirus (+36,65%), trainato dall’estensione della vaccinazione a tutti i nuovi nati dal 2018. Il discorso è simile se si allarga la questione vaccinazioni pediatriche a 36 mesi (bimbi nati nel 2017).

In diminuzione anche quelle prescolari

In merito alle vaccinazioni dell’età prescolare (con somministrazione a 5-6 anni), i dati mostrano un calo del 2,7% sulla quarta dose dell’antipolio (ora all’85,92%) e dell’1,76% per la seconda (e ultima) contro il morbillo, all’85,82%.

Meglio le vaccinazioni scolari

In controtendenza, la copertura sulle vaccinazioni da somministrare entro gli 8 anni, che evidenzia un +0,96% per la seconda dose di antimorbillo (ora all’88,54%) e dello 0,14% in riferimento alla quarta dose di polio (all’88,76%).

Alterne quelle per gli adolescenti

Per quanto concerne la copertura vaccinale degli adolescenti, i dati riferiti ai nati nel 2004 restituiscono un calo drastico al 62,49% per l’antidifterica (-8,38%; -0,11% per i 2002), cresce invece al 89,81% l’antimorbillo (+0,19%; +3,43% per i 2002).

Non tutte le Regioni sono uguali

Sussistono annose differenze tra regioni. Molto marcata quella riferita alla copertura vaccinale contro il morbillo, che va dal 43,43% della Basilicata al 95,67% della Toscana.

Discorso simile, ma con forbice meno accentuata, per la copertura a 24 mesi contro la polio che supera il 95% in sole 8 regioni (Valle d’Aosta, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Molise, Campania, Sardegna), il 94% in Piemonte e Lombardia, ma si ferma all’89,19% in Sicilia.

Le peggiori e le migliori

Nel 2020, solo Lazio e Toscana hanno soddisfatto le raccomandazioni dell’Oms e fatto registrare una copertura vaccinale superiore al 95%. La maglia nera spetta ad Abruzzo, Basilicata a Calabria, con valori al di sotto dell’80%.

 

 
 
 

Da sapere

Come evidenziato dal Ministero della Salute e dall’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanità, il calo fatto registrare nell’ultimo anno è, con molta probabilità, da attribuire all’emergenza Covid-19, che tra lockdown e timori ha messo in secondo piano le vaccinazioni.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

HPV: si può trasmettere a un bambino facendo il bagno con lui?

17/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Francesco De Seta

Si può escludere con sicurezza l'eventualità che il contagio da parte del papilloma virus possa avvenire da adulto a bambino durante il bagno nella stessa vasca.   »

Bimbo di 4 anni che ha spesso raffreddore, tosse e febbre

17/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

In età prescolare le infezioni respiratorie ricorrenti sono, per così dire, la normalità. Con il passare degli anni (e l'arrivo della bella stagione) il problema tende a diminuire gradualmente fino a non porsi più.   »

Uovo chiaro o concepimento tardivo?

06/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

Solo una seconda ecografia può permettere di appurare se la gravidanza è in evoluzione o no, mentre il solo valore delle beta non basta.   »

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Fai la tua domanda agli specialisti