Esavalente: sbagliato togliere l’obbligo

Elisa Carcano A cura di Elisa Carcano Pubblicato il 27.9.2018 Aggiornato il 20.11.2019

Non è pericoloso solo il morbillo, dicono i pediatri per i quali sarebbe sbagliato togliere l'obbligo dell'esavalente

Esavalente: sbagliato togliere l’obbligo

I vaccini per i bambini continuano a tenere banco. Anche dopo l’approvazione del decreto milleproroghe, che ha fatto slittare al marzo 2019 l’obbligo di presentare il certificato dell’Asl, validando quindi l’autocertificazione fino a quella data,  il tema “vaccini” resta caldo.

Cosa ha detto il ministro della Salute

A riaprire la questione sono state le parole del ministro Grillo pronunciate l’altro ieri. “Noi non siamo contro i vaccini ma per utilizzare lo strumento dell’obbligo in maniera intelligente, obbligando i cittadini laddove è necessario, sicuramente per il morbillo. A differenza di altre patologie, dove è sufficiente la raccomandazione, come fanno altri Paesi, per esempio “per l’esavalente”. Ha aggiunto poi il ministro Grillo: “Noi ci siamo opposti al decreto Lorenzin, non perché siamo contro ai vaccini, su questo qualcuno ha fatto un po’ di confusione ma – ha ribadito – siamo favorevoli ai vaccini”.

I pediatri non ci stanno

Non si è fatta attendere la replica dei pediatri, contrari anche all’emendamento del milleproroghe che ha tolto l’obbligo di certificazione per quest’anno scolastico. “Parlare oggi di togliere l’obbligo per l’esavalente non ha senso. Abbiamo ancora bimbi che muoiono di pertosse nei primi mesi di vita; la scorsa settimana abbiamo avuto un bimbo con sepsi da Haemophilus Influentiae b. E ogni anno abbiamo anno 60-100 morti di tetano e 300mila contagi di epatite B in Italia”, ha detto il professor Alberto Villani, presidente della Società italiana di Pediatria (Sip).

L’indagine all’ospedale bambino Gesù

“I dati di cui disponiamo relativamente a queste malattie sono sottostimati – prosegue Villani -. Pur disponendo di tecnologie avanzate per le analisi, in molti ospedali ancora non vengono fatte”. Lo dimostra un’indagine pubblicata nel 2016 e condotta su 215 bimbi sotto i tre mesi ricoverati per problemi respiratori all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma. “Abbiamo visto che il 20% aveva il batterio della pertosse, ma se non fosse stato per lo studio, probabilmente nessuno li avrebbe testati. Se non si fa diagnosi eziologica non si sa la reale incidenza di malattie. Occupiamoci di farla. Una revisione dell’obbligo vaccinale, una volta raggiunte le coperture ottimali, è previsto dalla stessa Legge Lorenzin. Ma – conclude Villani – è un processo culturale che richiede tempo. Dobbiamo creare un progetto di educazione sanitaria per avere in 5 anni una popolazione che vede nelle vaccinazioni un privilegio e diritto non un obbligo”.

Da sapere!

Nel vaccino esavalente sono contenuti i 4 vaccini per i quali era previsto l’obbligo già prima del decreto Lorenzin, ovvero antidifterica, antipoliomielitica, antitetanica, antiepatite B, più l’antipertosse e Haemophilus Influentiae b.

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti