Papilloma virus: ancora troppo poco diffuso il vaccino tra le ragazze

Redazione A cura di “La Redazione”

Ancora in calo vaccino contro il papilloma virus umano (Hpv): tra nate nel 2005 solo il 64,3% ha effettuato la prima dose e solo il 49,9% il ciclo completo

Papilloma virus: ancora troppo poco diffuso il vaccino tra le ragazze

È quanto emerge dall’ultima rilevazione relativa ai dati 2017 resi noti sul portale del Ministero della Salute: il vaccino contro il papilloma virus – responsabile di alcuni tipi di tumore, come quello alla cervice dell’utero e non solo – non sfonda, anzi è in calo.

Ancora poco conosciuto

Ogni anno in Italia si registrano circa 3.500 nuovi casi di persone contagiate dal Papilloma virus, che, però è ancora poco conosciuto e, spesso, i suoi effetti vengono sottovalutati da parte degli adolescenti italiani e dei loro genitori. Eppure, l’infezione da Hpv, tra le più comuni malattie sessualmente trasmesse (Mst), è la causa del cancro del collo dell’utero, secondo tumore più frequente nell’Unione Europea, tra i 15 e i 44 anni.

Il vaccino a 11-12 anni

“La maggiore prevalenza di infezioni da HPV si riscontra all’età di 20 anni, proprio in coincidenza con il recente inizio dell’attività sessuale” afferma la professoressa Susanna Esposito, direttore UOC Pediatria 1 Clinica, Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico, Università degli Studi di Milano e Presidente della Sitip.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità e le autorità sanitarie di tutti i Paesi raccomandano, quindi, il vaccino contro il papilloma virus già tra le pre-adolescenti, tra gli 11 e i 12 anni, quando la risposta immunitaria è migliore e il beneficio è massimo. La vaccinazione è molto efficace, inoltre, se effettuata anche prima dell’inizio dell’attività sessuale perché induce una protezione maggiore prima di un eventuale contagio con l’Hpv.

Copertura vaccinale insufficiente

L’Italia è ancora ben lontana dall’esempio del Regno Unito, dove le coperture con 3 dosi di vaccino anti-Hpv superano l’85%. Nel nostro Paese, infatti, passata la grande attenzione che si è avuta al momento della prima disponibilità gratuita del vaccino nel 2008 e il forte sostegno subito dimostrato anche dalle Istituzioni Sanitarie nei confronti del vaccino contro il papilloma virus, le coperture vaccinali in questi anni non hanno visto un grande incremento e si sono osservate importanti differenze tra una Regione e l’altra.

Sottovalutata la pericolosità del virus

“In Italia – sostiene Susanna Esposito – probabilmente la vaccinazione anti-Hpv non è stata percepita in tutta la sua importanza”. Mentrem, invece, la vaccinazione contro il papilloma virus, sia per le donne sia per gli uomini, protegge dalle patologie da Hpv, soprattutto di tipo tumorale, solo se si raggiungono coperture vaccinali molto elevate.

In breve

Come si trasmette il virus

L’Hpv si trasmette durante i rapporti sessuali, anche non completi, per contatto diretto fra la cute o le mucose di una persona infetta e quelle di un soggetto suscettibile, cioè che non ha mai incontrato in precedenza quel particolare tipo di virus. L’utilizzo corretto e costante del profilattico previene la maggior parte delle infezioni batteriche e virali, ma l’infezione da Hpv ha un suo aspetto caratteristico, legato al fatto che, se il virus si trova su un tratto di pelle non coperta dal profilattico, la trasmissione può avvenire ugualmente. 

Fonti / Bibliografia

Pubblicato il 18.7.2018 Aggiornato il 16.12.2019
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Citomegalovirus e paura del contagio

26/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se, durante la gravidanza, si teme che il proprio partner sia stato contagiato dal citomegalovirus, che si trasmette anche attraverso i rapporti sessuali, può essere opportuno verificarlo attraverso un dosaggio degli anticorpi specifici.   »

Regressione nel linguaggio in un bimbo di 18 mesi: c’è da preoccuparsi?

24/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Quando si ha il dubbio che il bambino sia interessato da un disturbo del neurosviluppo è opportuno richiedere il parere di uno specialista.   »

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti