Papilloma virus: vaccino in calo tra gli adolescenti

Laura Raimondi A cura di Laura Raimondi Pubblicato il 17.9.2018 Aggiornato il 12.12.2019

Nonostante le campagne di sensibilizzazione sull’importanza del vaccino contro il papilloma virus, le statistiche confermano il calo di coperture

Papilloma virus: vaccino in calo tra gli adolescenti

Il papilloma virus o Hpv si trasmette per via sessuale generando un’infezione che, se non si risolve autonomamente, può portare a malattie delle mucose e della cute. Nei casi più gravi, il papilloma virus è correlato all’insorgenza di alcuni tumori, in particolare il tumore che attacca la cervice dell’utero.

Non si fa il ciclo completo

Gli ultimi dati dello scorso anno si riferiscono alle ragazze nate nel 2005 e rivelano una diminuzione dei vaccini contro il papilloma virus, specialmente analizzando il ciclo completo delle somministrazioni. I numeri relativi al gruppo esaminato, infatti, vedono solo il 64,3% della copertura per la prima dose del vaccino e addirittura il 49,9% se si considera l’intero ventaglio dei richiami. Le statistiche precedenti, ovvero delle ragazze nate tra il 1997 e il 2001, evidenziavano invece una copertura del 73-76% per la prima dose del vaccino e del 69-72% per il ciclo completo.

Differenze regionali e di genere

I dati sono stati pubblicati sul portale del ministero della Salute, ricordando che “la copertura vaccinale media per Hpv nelle ragazze è discreta se si confrontano i dati con altre nazioni europee, ma ben al di sotto della soglia ottimale prevista dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale”. L’obiettivo del ministero, infatti, è di arrivare al 95% di copertura entro il 2019.

Obiettivo lontano

Nessuna regione ha per ora raggiunto questa soglia e spiccano le differenze: per quanto riguarda la coorte di nascita 2004, per la copertura del ciclo completo si va dal 24,8% nella provincia di Bolzano al 72,5% della Valle d’Aosta. Numeri ancora poco confortanti, invece, per la copertura maschile contro l’Hpv: considerando le poche regioni che divulgano i dati degli adolescenti maschi, nelle coorti di nascita 2003-2004, si oscilla dal 3% della Sardegna al 53% del Veneto.

 
 
 

Da sapere!

L’infezione da papilloma virus causa almeno il 90% dei carcinomi alla cervice uterina.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Forte dispiacere a inizio gravidanza: ne risentirà il bambino?

25/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Secondo alcuni psicologi, noi cerchiamo la felicità perché l'abbiamo sperimentata nella pancia della nostra mamma: questa affermazione è sufficiente per non temere che uno stress, anche se intenso, possa interferire negativamente sul buon andamento della gravidanza.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti