Vaccinazione antimorbillo obbligatoria

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 21/01/2015 Aggiornato il 18/11/2019

Antimorbillo, vaccinazione obbligatoria per proteggere il tuo bambino dal virus dei Paramyxoviridae

Vaccinazione antimorbillo obbligatoria

Da quale malattia protegge

Il morbillo è una malattia esantematica tipica dell’infanzia che si distingue per la comparsa di macchioline rosse sulla pelle. Altri sintomi comuni sono febbre e raffreddore. Il virus che provoca il morbillo fa parte dei Paramyxoviridae. La malattia di per sé, dura una decina di giorni, ma il rischio è dato soprattutto dalle complicazioni che possono sopraggiungere in un secondo momento, come otite, polmonite ed encefalite.

Il vaccino

Con un’unica somministrazione, protegge il bambino da morbillo, parotite e rosolia (si parla infatti di vaccino trivalente). Viene somministrato con un’iniezione nel braccio tra i 12 e i 16 mesi con un richiamo a 5-6 anni. È composto dai tre virus resi inoffensivi.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti