Sì alle vaccinazioni per gli adulti

Redazione A cura di “La Redazione”

Le vaccinazioni, in particolare contro herpes, influenza e polmonite, sono importanti anche per gli adulti e non solo per i bambini

Sì alle vaccinazioni per gli adulti

La maggior parte di noi ignora le opportunità e i benefici delle vaccinazioni per gli adulti, pensando che siano destinate solo ai bambini.

Contro le infezioni

Per restare in buona salute è importante puntare sulla prevenzione. E le vaccinazioni per gli adulti sono un valido strumento per proteggere da importanti patologie come influenza, infezioni pneumococciche, pertosse ed herpes zoster e dalle loro complicanze. Le vaccinazioni costituiscono una vera e propria barriera contro i virus e contribuiscono ad aumentare l’aspettativa di vita e la qualità, in termini di benessere.

Quali sono consigliati

Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva, l’agenzia del ministero della Salute sull’invecchiamento e la longevità attiva, ha indicato le vaccinazioni cui è bene sottoporsi anche in età adulta. L’invecchiamento è associato all’indebolimento del sistema immunitario perciò già a partire dai 50 anni le vaccinazioni possono proteggere da malattie più o meno gravi. In particolare da influenza, che colpisce ogni anno in media 4 milioni di italiani, con effetti letali per 8 mila, polmonite da pneumococco, pertosse ed herpes zoster, meglio noto come Fuoco di Sant’Antonio: dolorosa e invalidante, è un’infezione provocata dalla riattivazione in età adulta del virus della varicella.

In Italia manca un’adeguata copertura vaccinale

È importante fare corretta informazione, innanzitutto aumentando la conoscenza sulle opportunità di prevenzione esistenti per tutte le malattie prevenibili con i vaccini. Nel nostro Paese, infatti, non è ancora stata raggiunta un’adeguata copertura vaccinale. Nonostante l’obiettivo di copertura vaccinale per l’influenza (Vcr) raccomandato dall’Oms e dal Consiglio UE sia del 75%, soltanto Olanda e Regno Unito sono riusciti a raggiungerlo o quantomeno ad avvicinarsi. In media è stato raggiunto il 40% in 23 Paesi europei. In Italia, ma anche nel resto d’Europa, è dunque essenziale puntare su una buona comunicazione e far capire che i vaccini sono un’efficace arma di prevenzione non solo per i più piccoli ma anche per gli adulti.

 

 

 
 
 

da sapere!

La mancata prevenzione non soltanto rappresenta un grave rischio per la salute del singolo, ma anche un onere economico per l’intera collettività, principalmente legato all’aumento dei ricoveri ospedalieri, a un maggiore utilizzo di farmaci e all’assenteismo dal lavoro.

 

Pubblicato il 16.1.2017 Aggiornato il 16.1.2017
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti