Tubercolosi: finalmente un vaccino più efficace?

Redazione A cura di “La Redazione”

Contro la tubercolosi un vaccino c’è ma non è sempre così efficace. Ora la ricerca italiana pare abbia trovato una nuova formulazione più sicura

Tubercolosi: finalmente un vaccino più efficace?

Prosegue la ricerca contro la tubercolosi grazie alle moderne strategie vaccinali che puntano a migliorare l’attuale vaccino Bacillus Calmette-Guerin (Bcg) o ad attenuare la virulenza del batterio che causa questa malattia, ovvero il Mycobacterium tuberculosis (Mtb). I risultati sembrano ottimi.

Ricerca tutta italiana

Identificato un candidato vaccinale che potrebbe avere più possibilità di successo nel combattere la tubercolosi rispetto all’attuale vaccino Bacillus Calmette-Guerin. Un gruppo di ricercatori dell’Istituto superiore di sanità (Iss) ha annunciato in uno studio svolto in collaborazione con l’Istituto Pasteur, l’Università di Pisa e l’Università di Torino. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Scientific Reports.

Analisi sul sistema immunitario

I ricercatori hanno monitorato in cellule dendritiche umane (cellule del sistema immunitario) la capacità immunologica di ceppi di Mtb, in cui la patogenicità è stata attenuata rimuovendo o inserendo geni. Hanno cioè verificato come risponde il sistema immunitario con piccole modificazioni al vaccino contro la tubercolosi. I risultati ottenuti indicano che un candidato vaccinale derivato da Mtb potrebbe avere più possibilità di successo nel combattere questa malattia infettiva rispetto all’attuale ceppo Bcg.

Ridotto il numero di animali su cui è testato

Altro aspetto importante di questo studio, hanno spiegato i ricercatori dell’Iss, consiste nel fatto che un modello in vitro basato sull’utilizzo di cellule dendritiche umane potrebbe essere impiegato per la selezione di candidati vaccinali più immunogenici, superando alcune limitazioni dei modelli animali e contribuendo, così, alla realizzazione degli obiettivi stabiliti dal principio delle “3Rs”: rimpiazzare (replacement), ridurre (reduction) e rifinire (refinement) l’utilizzo degli animali nella sperimentazione. In particolare, il concetto di rimpiazzare vuole suggerire al ricercatore di indagare a fondo sulle possibilità di sostituire il modello animale con metodologie alternative. Nel caso di ridurre si intende limitare il numero di soggetti utilizzati in un determinato protocollo sperimentale. 

 

 

 
 
 

LO SAPEVI CHE… 

UNA MALATTIA CHE COLPISCE I BAMBINI

Un milione di bambini nel mondo ogni anno si ammalano di tubercolosi e 140 mila muoiono, 400 ogni giorno. Per opera dell’organizzazione non profit TB Alliance si è trovata per i bambini con tubercolosi una combinazione a dose fissa dei tre più comuni farmaci utilizzati contro la tubercolosi (rifampicina, isoniazide e pirazinamide) in formulazione solubile dal gusto addolcito. Finora le dosi per i bambini erano approssimative (pillole per adulti schiacciate o tagliate) spesso sottostimate. 

 

Pubblicato il 20.1.2016 Aggiornato il 20.1.2016
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti