Vaccinazioni: proteggono i bambini anche dall’ictus?

Redazione A cura di “La Redazione”

Oltre a tenere lontane le malattie infettive, le vaccinazioni diminuirebbero il rischio di ictus nei bambini. Ecco come

Vaccinazioni: proteggono i bambini anche dall’ictus?

Negli ultimi anni, le vaccinazioni sono state esposte ad attacchi di vario tipo. I detrattori hanno cercato di metterle in cattiva luce accusandole di essere pericolose, di fare solo gli interessi delle aziende produttrici e non dei cittadini, di non essere davvero necessarie. Ma gli esperti non hanno alcun dubbio: i vaccini rappresentano una delle più grandi conquiste dell’umanità e sono la strategia più efficace per prevenire moltissime malattie. Fra queste non ci sarebbero solo le patologie infettive più conosciute, ma addirittura l’ictus. È quanto sostiene uno studio condotto recentemente da un team statunitense, dell’Università della California, pubblicato sulla rivista Neurology.

Analizzati 700 bambini

La ricerca è stata effettuata su 355 bambini e ragazzi di età compresa fra i 29 giorni e i 18 anni, residenti in diversi Paesi del mondo. Tutti presentavano un minimo comune denominatore: erano stati colpiti da ictus. A differenza di quanto si pensa comunemente, infatti, questa malattia così seria non riguarda solo gli adulti. Basti pensare che ogni anno si registrano da 2,6 a 13 casi pediatrici di ictus ogni 100 mila bambini. Gli autori hanno analizzato le cartelle dei volontari e hanno messo a confronto la loro storia clinica con quella di altri 355 coetanei sani. In particolare, hanno cercato di capire quanti bambini dei due gruppi si fossero sottoposti alle vaccinazioni consigliate durante l’età infantile. Lo scopo era cercare di comprendere se i vaccini potessero avere un’influenza sul rischio di ictus.

Meno casi di infezioni e ictus fra i vaccinati

Dall’analisi dei risultati è emerso che il 18% dei bambini colpiti da ictus, nella settimana precedente alla comparsa della patologia, aveva avuto un’infezione. Fra i bambini sani, invece, solo il 3% era stato vittima di un episodio infettivo nella settimana precedente il colloquio effettuato con gli autori dello studio. Non solo. Si è visto che fra i piccoli pazienti con ictus in pochi avevano ricevuto le vaccinazioni.

Una relazione fra ictus e malattie infettive?

Gli autori hanno concluso che i bambino vaccinati hanno un rischio minore di contrarre malattie infettive e ictus. Chi non riceve le vaccinazioni, invece, ha più probabilità sia di andare incontro a episodi infettivi sia di subire un ictus. Gli studiosi hanno ipotizzato che fra malattie infettive e ictus possa esserci un legame di causa-effetto. In effetti, virus come quello della varicella possono invadere direttamente la carotide, ostacolando la circolazione verso il cervello. In generale, tutte le infezioni scatenano una reazione infiammatoria che potrebbe danneggiare le arterie. I vaccini, dunque, proteggendo dalle infezioni, avrebbero un ruolo importante anche nella prevenzione dell’ictus.

 

 

 
 
 

In breve

UN’ALTRA CONFERMA ALL’UTILITÀ DEI VACCINI

Gli effetti protettivi delle vaccinazioni nei confronti dell’ictus erano già stati dimostrati in altri studi, ma solo negli adulti. È la prima volta che si riscontrano gli stessi benefici anche nei bambini. Ora serviranno nuove conferme, ma questi dati sembrano già sufficienti per ribadire l’utilità dei vaccini.

 

Pubblicato il 11.11.2015 Aggiornato il 11.11.2015
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Puntura di zanzara che lascia il segno più del solito

01/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ci sono zanzare la cui puntura causa una risposta maggiore, in più verso la fine dell'estate la pelle dei bambini può reagire in maniera più importante all'attacco degli insetti.  »

Rischio di parto pretermine: può servire il pessario?

01/09/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il pessario può evitare che il collo dell'utero si raccorci ulteriormente, un'alternativa più radicale è il cerchiaggio che consiste in una cucitura della cervice che ne impedisce l'apertura fino al parto.   »

Aborto spontaneo: dopo quanto si può cercare un’altra gravidanza?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo.  »

Fai la tua domanda agli specialisti