Vaccini: coperture ancora troppo basse

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 05/10/2018 Aggiornato il 05/10/2018

La copertura dei vaccini è ancora troppo bassa e comunque inferiore alle aspettative: il ministero della Salute ricorda l’importanza di questa misura di prevenzione

Vaccini: coperture ancora troppo basse

La copertura dei vaccini anti-menigococco B, anti-rotavirus e l’anti-Hpv è ancora troppo bassa e comunque inferiore a quanto previsto. A dirlo è il ministero della Salute che ribadisce l’importanza dei vaccini anche non obbligatori previsti e sollecita, laddove già non effettuata, l’immediata attivazione dell’offerta vaccinale attiva e gratuita provvedendo anche al recupero delle precedenti coorti per le quali era prevista la gratuità.

Regioni in ritardo

I dati di copertura dei vaccini al 31 dicembre 2017 hanno evidenziato per le vaccinazioni non raccomandate un tasso del 38,59% per l’anti-meningococcica B e del 14,34% per l’anti-rotavirus. Dati largamente inferiori a quanto previsto, evidenziando che in alcune Regioni il programma vaccinale non è ancora stato avviato.

Anti-Hpv, sorvegliato speciale

Quanto al Papillomavirus umano, la copertura per i vaccini anti-Hpv nelle ragazze dell’ultima coorte (2005), target primario dell’intervento vaccinale, è più bassa rispetto alle precedenti in cui prosegue l’attività di recupero (64,3%, per la prima dose e 49,9% per il ciclo completo). I dati per l’anti-Hpv nei ragazzi indicano che non tutte le Regioni hanno avviato il programma di offerta attiva e che la copertura anche nelle Regioni che lo hanno fatto è molto lontana dagli obiettivi previsti dal Piano nazionale prevenzione vaccinale. Il Papilloma virus è una delle infezioni a trasmissione sessuale più comuni e causa il 90% dei tumori della cervice uterina.

Ancora troppi pregiudizi

Tra i motivi della bassa copertura dei vaccini, i pregiudizi e le paure che ancora circolano sui vaccini. I dati riportano che il 7,8% dei genitori decide di non vaccinare i propri figli sulla base delle informazioni reperite su Internet. Secondo gli esperti, invece, una buona pratica vaccinale si può raggiungere solo se si è correttamente informati dagli operatori sanitari e soprattutto consapevoli dei benefici di questa scelta.
 

 

 
 
 

Da sapere!

Gli esperti del ministero della Salute evidenziano l’importanza di migliorare la copertura vaccinale tra gli operatori sanitari per la protezione del singolo e dei malati.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Gravidanza criptica: vuol dire che il test non la rileva?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Si parla di gravidanza critica quando la donna ignora la possibilità di essere incinta quindi non effettua alcun accertamento per scoprirla.   »

Gravidanza a 43 anni e test del DNA fetale dopo la translucenza: cosa aspettarsi?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

A 43 anni di età, avere una gravidanza che giunge alla 12^ settimana con un esito favorevole della translucenza nucale fa ben sperare per il meglio. La maggior parte delle anomalie cromosomiche gravi porta infatti all'aborto spontaneo entro la decima settimana.  »

Deltacortene prescritto in gravidanza: farà male al bambino?

17/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il ginecologo curante stabilisce che è opportuno assumere cortisone anche per tutta la durata della gravidanza, significa che nel rapporto beneficio-rischio vince il beneficio.  »

Bimba di 22 mesi che ha iniziato a voler dormire nel lettone

10/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Può capitare che un bambino dopo aver accettato di buon grado di dormire nel proprio lettino a un certo punto cambi idea e voglia a tutti i costi fare la nanna nel lettone: in questo caso occorre armarsi di pazienza e adottare il criterio della gradualità.   »

Fai la tua domanda agli specialisti