Vaccino anti-difterite bambini: cosa è, quando farlo, effetti indesiderati

Dottor Leo Venturelli A cura di Leo Venturelli - Dottore specialista in Pediatria Pubblicato il 19/02/2020 Aggiornato il 19/02/2020

Tutte le informazioni sul vaccino antidifterico: cosa è, come funziona, quando vaccinare il neonato e come segnalare gli effetti indesiderati all'Agenzia del Farmaco.

Vaccino anti-difterite bambini: cosa è, quando farlo, effetti indesiderati

Che cosa è

Il vaccino antidifterico protegge i bambini (ma anche gli adulti non vaccinati) dalla difterite, una malattia infettiva di cui è responsabile un batterio, il Corynebacterium diphtheriae. Questo microorganismo si trasmette per via respiratoria o mediante eventuali oggetti contaminati e, una volta penetrato nell’organismo, infiamma le mucose del naso e della gola (faringe, laringe e tonsille), rilasciando una tossina che può essere molto pericolosa in quanto può causare l’ostruzione delle vie respiratorie. In alcuni casi possono manifestarsi anche seri problemi di cuore, come aritmie e insufficienza cardiaca.

Come funziona

Il vaccino antidifterico è costituito dalla anatossina antidifterica, cioè dalla tossina prodotta dal batterio responsabile della malattia purificata, ovvero trattata in modo da essere resa innocua, ma allo stesso tempo in grado di stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici contro la difterite. Il vaccino antidifterico esiste fin dal 1920: oggi però non è più disponibile in versione monovalente, ma solo associato ad altre vaccinazioni. L’associazione è col vaccino antitetanico e antipertosse; nel lattante invece, con le prime vaccinazioni, lo si trova associato ad altri 5 vaccini, nella formula esavalente, che contiene in un’unica preparazione i vaccini contro difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, infezioni da Haemophilus influenzae di tipo b.

Dove si effettua

Viene iniettato in un muscolo, in genere nella coscia dei bambini fino a due anni di età o nella parte superiore del braccio nei bambini più grandi.

Chi la deve fare

La vaccinazione antidifterica è obbligatoria per tutti i bambini nel primo anno di vita ed è raccomandata anche agli adulti non vaccinati e a chi viaggia in paesi a rischio.

Il calendario vaccinale

  • La prima dose viene effettuata  all’inizio del terzo mese di vita (dal 61° giorno di vita), in associazione con  tetano, pertosse, epatite B, haemophilus influenzae tipo b (esavalente).
  • La seconda dose, sempre in forma esavalente, viene effettuata  all’inizio del quinto mese di vita (dal 121° giorno di vita).
  • La terza dose viene effettuata, sempre in forma esavalente, a 11 mesi compiuti.

È un vaccino sicuro?

Il vaccino antidifterite in genere non crea problemi. Oltretutto si tratta di un vaccino molto testato in quanto esiste fin dal 1920.

Possibili effetti indesiderati del vaccino anti-difterite

  • Rossore in sede di iniezione (eritema)
  • Dolore in sede di iniezione
  • Indurimento della pelle in sede di iniezione
  • Malessere generale
  • Febbre
  • Dolori muscolari (mialgia)
  •  Dolori alle articolazioni (artralgia)
  •  Mal di testa
  • Prurito e infiammazione in sede di iniezione
  •  Gonfiore alle ghiandole del collo, delle ascelle o dell’inguine (linfoadenopatia)
  • Nausea
  • Sintomi simili a quelli dell’influenza
  •  Livido in sede di iniezione (ematoma)
  •  Eruzione cutanea (orticaria)
  •  Gastroenterite
  •  Dolore alle orecchie (otite media)
  • Mal di gola (faringite)

Immunizzazione

Una volta concluso il ciclo vaccinale, l’antidifterica assicura un altissimo livello di protezione. Per avere la certezza di mantenere costante le scudo protettivo, sono consigliati richiami a distanza di 10 anni.

Da sapere

La somministrazione del vaccino va rimandata in caso di febbre alta o di infezione acuta in atto. Può essere effettuata a guarigione avvenuta. Si deve informare il medico se il bambino sta assumendo o ha assunto di recente altri vaccini o medicinali, compresi quelli impiegati senza prescrizione medica. Ci sono trattamenti medici, per esempio a base di cortisone, che possono ostacolare una risposta del sistema immunitario inadeguata.

A chi segnalare reazioni causate dal vaccino

Eventuali reazioni avverse al vaccino, anche diverse da quelle elencate, si possono segnalare all’Agenzia del Farmaco 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

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