Vaccino anti-polio: ecco come cambia

Redazione A cura di “La Redazione”

Novità tra i vaccini obbligatori: il vaccino contro la poliomielite cambia formulazione per colpire i due ceppi rimanenti del virus. Con un obiettivo importante: l’eradicazione totale della malattia al più presto

Vaccino anti-polio: ecco come cambia

La poliomielite è una malattia che per tanti ha significato menomazioni e invalidità permanente. Per fortuna, grazie al vaccino anti-polio, oggi questa terribile patologia è stata quasi del tutto eliminata nel mondo. Ma non eradicata completamente e ovunque. L’obiettivo della comunità medico-scientifica, e non solo, è quello di debellarla completamente attraverso la somministrazione di un nuovo vaccino anti-polio adottato già da 155 nazioni.

La poliomielite

La poliomielite è un’affezione virale, causata dal poliovirus. Quest’ultimo si trasmette con facilità per via oro-fecale e, dunque, colpisce potenzialmente un elevato numero di bambini. Il virus, benché in una percentuale bassa, quando entra nella circolazione sanguigna può causare paralisi e condurre anche alla morte.

La situazione nel mondo

I dati sono allarmanti, infatti nel 2015 sono stati 74 i casi di polio in tutto il mondo, concentrati in Afghanistan e Pakistan. Queste due zone sono quelle in cui la poliomielite è ancora endemica. In Europa, dal 2002, la malattia è stata eradicata grazie alla somministrazione sistematica del vaccino anti-polio, ma l’infezione si è ripresentata in Ucraina. Nelle zone attualmente martoriate dalla guerra, come la Siria, la poliomielite sta tornando vitale proprio perché lo Stato Islamico uccide sistematicamente anche i medici che somministrano i vaccini, colpendo i presidi pediatrici su tutto il territorio siriano.


Il nuovo vaccino

Sono stati identificati tre ceppi di Poliovirus (PV1, PV2 e PV3) e in passato si riteneva più pericoloso il PV2, che però ora è scomparso. Il nuovo vaccino non conterrà il virus PV2,  non più necessario, capace in rarissimi casi di mutare e portare alla poliomielite. La sostituzione totale dei vecchi vaccini richiederà 18 mesi di tempo e riguarderà prevalentemente nazioni in via di sviluppo, ma anche stati più avanzati come la Russia e il Messico. Rimane alta, comunque, la sorveglianza globale per individuare subito un’eventuale ritorno del virus PV2.

VUOI SAPERNE DI PiÙ SULLE VACCINAZIONI? LEGGI QUI

 

 

 
 
 

DA SAPERE

 

ATTENZIONE SEMPRE ALTA

Anche se il PV2 è considerato scomparso, è prevista la creazione di una scorta di vaccini contro questo tipo di virus per combattere un eventuale (anche se improbabile) ritorno del virus PV2.

 

Pubblicato il 10.6.2016 Aggiornato il 10.6.2016
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Iodio: va preso in allattamento dopo una tiroidectomia?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se la terapia sostitutiva che si affronta quando la tiroide viene asportata mantiene i valori relativi al TSH e agli ormoni tiroidei nella norma, non c'è alcun bisogno di assumere un'integrazione di iodio.   »

Fai la tua domanda agli specialisti