Vaccino anti-polio: ecco come cambia

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 10/06/2016 Aggiornato il 10/06/2016

Novità tra i vaccini obbligatori: il vaccino contro la poliomielite cambia formulazione per colpire i due ceppi rimanenti del virus. Con un obiettivo importante: l’eradicazione totale della malattia al più presto

Vaccino anti-polio: ecco come cambia

La poliomielite è una malattia che per tanti ha significato menomazioni e invalidità permanente. Per fortuna, grazie al vaccino anti-polio, oggi questa terribile patologia è stata quasi del tutto eliminata nel mondo. Ma non eradicata completamente e ovunque. L’obiettivo della comunità medico-scientifica, e non solo, è quello di debellarla completamente attraverso la somministrazione di un nuovo vaccino anti-polio adottato già da 155 nazioni.

La poliomielite

La poliomielite è un’affezione virale, causata dal poliovirus. Quest’ultimo si trasmette con facilità per via oro-fecale e, dunque, colpisce potenzialmente un elevato numero di bambini. Il virus, benché in una percentuale bassa, quando entra nella circolazione sanguigna può causare paralisi e condurre anche alla morte.

La situazione nel mondo

I dati sono allarmanti, infatti nel 2015 sono stati 74 i casi di polio in tutto il mondo, concentrati in Afghanistan e Pakistan. Queste due zone sono quelle in cui la poliomielite è ancora endemica. In Europa, dal 2002, la malattia è stata eradicata grazie alla somministrazione sistematica del vaccino anti-polio, ma l’infezione si è ripresentata in Ucraina. Nelle zone attualmente martoriate dalla guerra, come la Siria, la poliomielite sta tornando vitale proprio perché lo Stato Islamico uccide sistematicamente anche i medici che somministrano i vaccini, colpendo i presidi pediatrici su tutto il territorio siriano.


Il nuovo vaccino

Sono stati identificati tre ceppi di Poliovirus (PV1, PV2 e PV3) e in passato si riteneva più pericoloso il PV2, che però ora è scomparso. Il nuovo vaccino non conterrà il virus PV2,  non più necessario, capace in rarissimi casi di mutare e portare alla poliomielite. La sostituzione totale dei vecchi vaccini richiederà 18 mesi di tempo e riguarderà prevalentemente nazioni in via di sviluppo, ma anche stati più avanzati come la Russia e il Messico. Rimane alta, comunque, la sorveglianza globale per individuare subito un’eventuale ritorno del virus PV2.

VUOI SAPERNE DI PiÙ SULLE VACCINAZIONI? LEGGI QUI

 

 

 
 
 

DA SAPERE

 

ATTENZIONE SEMPRE ALTA

Anche se il PV2 è considerato scomparso, è prevista la creazione di una scorta di vaccini contro questo tipo di virus per combattere un eventuale (anche se improbabile) ritorno del virus PV2.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Feto con ventricolomegalia cerebrale borderline: quali indagini fare?

16/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In relazione allo spessore dei ventricoli cerebrali, il limite tra normalità e patologia non è così preciso: il valore è normale se inferiore ai 10 millimetri e poi c'è una zona grigia compresa tra 11 e 15 millimetri. Un'ecografia approfondita può bastare a chiarire il quadro.   »

Bimbo che inizia a stare in piedi da solo: vanno stimolati i primi passi?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

I primi passi non vanno stimolati, non si deve dunque tenere il bambino per le braccia spingendolo a muoverli. Utile invece dargli la possibilità di appoggio o di scalata, affinché affronti questa tappa secondo i propri tempi e le proprie capacità.   »

Contraccettivo ormonale a poche settimane dal parto e sanguinamento che non si arresta

09/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

In genere, dopo il parto si consiglia di attendere almeno una o due mestruazioni prima di ricorrere a un metodo contraccettivo ormonale.   »

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Fai la tua domanda agli specialisti