Vaccino AntiMorbillo bambini: cosa è, quando farlo, effetti indesiderati

Dottor Leo Venturelli A cura di Dottor Leo Venturelli Pubblicato il 18/02/2020 Aggiornato il 18/02/2020

Tutte le informazioni sul vaccino antimorbillo: cosa è, come funziona, quando vaccinare il neonato e come segnalare gli effetti indesiderati all'Agenzia del Farmaco.

Ancora oggi 1 bambino su 10 non è vaccinato contro il morbillo

CHE COS’E’ – Indicazioni terapeutiche

Questo vaccino protegge il bambino dal morbillo, una malattia  pericolosa per le conseguenze a cui può esporre, che in assenza di vaccinazione può scatenare vere e proprie epidemie nella popolazione infantile. E’ dovuta a un virus della famiglia dei Paramyxoviridae, estremamente temibile soprattutto per i piccoli. Le complicazioni più gravi legate al morbillo sono rappresentate dall’encefalite (infiammazione del cervello), dalla polmonite  e da un’infezione dell’orecchio che può portare a sordità. Il morbillo si trasmette per contatto diretto da malato a sano. Il virus si annida nella saliva, quindi il contagio avviene per mezzo delle goccioline respiratorie che si emettono starnutendo e tossendo. La persona malata è contagiosa a partire da un-due giorni prima della comparsa del sintomo caratteristico, le macchioline rosse (esantema), fino a quattro giorni dopo.

Come funziona

Contiene l’agente  infettivo vivo e attenuato, cioè trattato in modo da determinare lo sviluppo di anticorpi contro il virus, senza tuttavia scatenare la malattia. Nel momento in cui il virus del morbillo entra in contatto con l’organismo di un bambino vaccinato viene bloccato dagli anticorpi circolanti prima che riesca a causare la malattia. 

Questo vaccino comprende sempre l’associazione di antimorbillo, antiparotite, antirosolia. Può essere associato anche al vaccino antivaricella, obbligatorio per i nati dal 2017.

Dove si effettua

Viene effettuata un’iniezione sottocutanea nella zona del braccio.

Chi la deve fare

Attualmente la vaccinazione è obbligatoria. La sua obbligatorietà  è sottoposta a revisione ogni tre anni, sulla base dei dati epidemiologici e delle coperture vaccinali raggiunte.

E’ un vaccino sicuro?

E’ un vaccino sicuro,  grazie alla cui messa a punto si sono potute arginare le epidemie di morbillo e i conseguenti rischi legati alla malattia.  Di fatto, per anni si è lavorato allo scopo di ottenere un vaccino in grado di impedire lo scoppio di epidemie di morbillo e le conseguenze devastanti che la malattia potrebbe determinare.

Il calendario vaccinale

  • La prima dose viene somministrata tra i 13 e i 15 mesi.
  • La seconda dose tra i 5 e i 6 anni di età.

Possibili effetti indesiderati

  • Febbre (38,5°C o più alta), anche dopo 10-12 giorni dalla vaccinazione
  • Arrossamento, dolore, gonfiore nel sito di iniezione
  • Eruzione cutanea (inclusa eruzione cutanea simile a quella del morbillo), anche dopo 10-12 giorni dalla vaccinazione
  • Ecchimosi nel sito di iniezione

Immunizzazione

Come gli altri vaccini, questa vaccinazione può non proteggere completamente tutti i bambini vaccinati. In genere non risponde circa un 5 per cento della popolazione dei vaccinati. Se il bambino che deve essere vaccinato è già stata esposto al virus del morbillo, della parotite, o della rosolia, ma non è ancora malato, la vaccinazione potrebbe non essere sufficiente per prevenire la comparsa delle malattie.

Quando rimandare la vaccinazione

La vaccinazione va rimandata se il bambino presenta febbre superiore a 38,5°C, mentre una febbre lieve non è di per sé motivo per rimandare la vaccinazione. La vaccinazione può essere somministrata anche se il bambino è stato recentemente in contatto (entro i 3 giorni precedenti) con casi di morbillo e che può quindi trovarsi nella fase di incubazione della malattia (in questa eventualità è possibile che il vaccino non riesca a prevenire la sua comparsa).

A chi segnalare reazioni causate dal vaccino

Eventuali reazioni avverse al vaccino, anche diverse da quelle elencate, si possono segnalare all’Agenzia del Farmaco 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

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