Vaccino esavalente: cosa comprende, dosi e rischi per il neonato

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo, con la consulenza di Elena Bozzola - Dottoressa specialista in Pediatria

Previene malattie che possono portare a complicazioni serie o decesso, soprattutto nella prima infanzia. Efficace e sicuro, si somministra in tre dosi entro i dodici mesi di vita con alcuni richiami successivi.

Vaccino esavalente

Il vaccino esavalente è una delle più importanti vaccinazioni per il bambino entro il primo anno di vita. Si tratta di un presidio sicuro e con un bassissimo rischio di reazioni avverse. Protegge contro:

  • difterite
  • tetano
  • pertosse
  • poliomielite
  • Haemophilus influenzae di tipo B
  •  epatite B.

Si tratta di malattie molto serie, che possono portare disabilità e causare perfino il decesso. 

Quando si fa e cosa comprende

“Il vaccino esavalente protegge il bambino da sei malattie in contemporanea: difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B e malattie invasive da Haemophilus influenzae tipo b” esordisce la dottoressa Elena Bozzola, Società Italiana di Pediatria, Presidente Onlus Il Bambino ed il Suo Pediatra. “Si tratta di una vaccinazione obbligatoria per legge in Italia e si effettua nel corso del primo anno di vita per via intramuscolare”.

Difterite

È una malattia infettiva molto seria, di tipo infettivo, dovuta a una tossina prodotta da un batterio, il Corynebacterium diphtheriae, che si trasmette solitamente attraverso il contatto diretto con una persona infetta. La tossina si diffonde nell’organismo attraverso le vie respiratorie, quindi può arrivare ai diversi organi. Si manifesta dopo circa 2-5 giorni dall’infezione con sintomi a carico del sistema respiratorio, cardiovascolare, nervoso, del rene e della cute.

“La caratteristica clinica principale consiste nella formazione, a livello di naso e gola, di una membrana biancastra, aderente ai tessuti sottostanti che, se rimossa, provoca sanguinamento” aggiunge la pediatra. “Una temibile complicanza della difterite è l’ostruzione respiratoria, che si verifica quando questa membrana è particolarmente estesa“. Per questo è essenziale somministrare il vaccino contro la difterite che, essendo costituito dalla anatossina antidifterica, ossia dalla tossina difterica inattivata, stimola l’organismo a difendersi.

Tetano

Anche questa malattia è dovuta a una tossina, prodotta dal batterio Clostridium tetani, un microrganismo molto diffuso nell’ambiente, nella terra e quindi anche su prodotti del terreno e nel sistema digerente di alcuni animali, che poi lo eliminano con le feci. Il batterio del tetano può sopravvivere per lunghi periodi di tempo in condizioni sfavorevoli poiché si conserva in forma di “spora” circondata da un involucro protettivo molto resistente. La tossina può penetrare nell’organismo attraverso piccole ferite ed entrare in circolo nel sangue, attaccando il sistema nervoso e causando paralisi e talvolta il decesso. Il vaccino è costituito dall’anatossina, cioè dalla tossina tetanica trattata in modo da perdere la sua tossicità, mantenendo però la capacità di stimolare la produzione di anticorpi protettivi.

Poliomielite

È una malattia infettiva molto seria, che può causare decesso, meningite, forme di disabilità fisiche tra cui paralisi e conseguenze respiratorie importanti, che possono rendere necessario il supporto respiratorio. Responsabile della poliomielite è il Poliovirus, un virus che si trasmette per via oro-fecale, tramite la saliva della persona malata oppure attraverso acqua o cibo contaminati.

L’uomo rappresenta l’unico serbatoio naturale del virus della poliomielite. La malattia è prevenibile tramite somministrazione del vaccino inattivato contenuto nella vaccinazione esavalente.

Pertosse

Causata dal batterio Bordetella pertussis, è una malattia infettiva delle vie respiratorie la cui presentazione clinica varia in base a età e condizioni generali di salute della persona. Di solito la pertosse però si manifesta in forma più seria nei primi mesi di vita.

Inoltre, nei bambini piccoli è in grado di causare polmonite, insufficienza respiratoria, complicanze a carico del sistema nervoso centrale. Non esiste un serbatoio ambientale o animale della Bordetella e la sua trasmissione avviene solo ed esclusivamente per via interumana. Ecco perché viene consigliata anche la vaccinazione antipertosse alla donna in gravidanza.

Epatite B

Responsabile di questa malattia è il virus dell’epatite B o Hbv, che si può trasmettere attraverso sangue infetto, secrezioni vaginali, sperma. Durante la gravidanza o il parto, inoltre, la madre infetta può trasmettere il virus al proprio figlio e in questo caso si parla di contagio verticale.

“L’epatite B è un’infezione del fegato potenzialmente mortale, in grado di evolvere verso una malattia cronica che espone ad alto rischio di cirrosi e tumore del fegato” avvisa la dottoressa Bozzola “Per questo il vaccino è importante”.

Haemophilus influenzae di tipo B

Questo virus è molto diffuso tra i più piccoli perché presente nelle vie respiratorie superiori. Si trasmette con i colpi di tosse e gli starnuti, esattamente come succede per i virus dell’influenza e del raffreddore. Tuttavia, anziché limitarsi a naso e gola, può raggiungere il sangue e diffondersi ad altri organi o apparati come cervello, polmoni, ossa e altri ancora.

Può richiedere il ricovero in ospedale e causare nei bambini danni permanenti come convulsioni, sordità, cecità, paralisi motorie, più o meno gravi, ritardo mentale e, in alcuni casi particolarmente seri, anche il decesso.

Quante dosi e richiami

Il vaccino esavalente o DTPa-IPV-Hib-HBV si somministra in diverse dosi, a partire dal secondo mese compiuto di vita del neonato e fa parte dei vaccini del primo anno di vita.

Viene somministrato per iniezione intramuscolo, solitamente nella coscia, presso il proprio pediatra di libera scelta o l’ambulatorio vaccinale della Asl di zona. La famiglia viene generalmente contattata attraverso una lettera recapitata presso l’indirizzo di residenza dalla Asl stessa.

I successivi appuntamenti si fissano nel corso della vaccinazione stessa. Le dosi sono infatti tre, per la precisione:

  • la prima a partire dal 61° giorno di vita
  • la seconda al compimento del quinto mese
  • la terza al compimento dell’undicesimo mese.

Insieme alla vaccinazione esavalente viene offerta la vaccinazione antipneumococcica, raccomandata per l’età pediatrica, a tre o quattro dosi a seconda del vaccino somministrato.

Per difterite, tetano, poliomielite e pertosse è previsto un richiamo a 5-6 anni di età e un successivo richiamo dopo i 12 anni. Negli adulti per difterite, tetano e pertosse è consigliabile un richiamo ogni dieci anni, perché l’immunità non è permanente. Per Haemophilus e Hbv non sono necessari richiami.

Le reazioni ai vaccini

Dopo la somministrazione del vaccino esavalente, da poche ore ai due giorni successivi, possono comparire alcuni segni di malessere. Tra le reazioni avverse più frequenti troviamo:

  • gonfiore, rossore e indurimento nel punto dell’iniezione
  • dolore nella zona
  • febbre
  • irritabilità
  • sonnolenza
  • malessere generale
  • perdita dell’appetito
  • rash cutaneo (arrossamento con gonfiore e prurito)
  • diarrea.

Sono solitamente disturbi non seri, che si risolvono spontaneamente e possono essere controllati con la somministrazione di una dose adeguata di paracetamolo per uso pediatrico. È inoltre importante tenere il piccolo a riposo e non sottoporlo a stress ulteriori, tenendo sempre il medico al corrente di eventuali malesseri.

Rischi

Il vaccino esavalente è sicuro e non espone a rischi particolari. “Convulsioni febbrili e flaccidità sono reazioni rare con questo vaccino. Febbre alta e pianto inconsolabile molto rare, interessando meno di 1 bambino su 10.000” rassicura la pediatra. “Ancora più rare sono le reazioni allergiche, dovute a ipersensibilità a uno dei componenti del vaccino, che si possono comunque controllare intervenendo in modo tempestivo”. Per questa ragione, si suggerisce di restare per circa mezz’ora nei pressi dell’ambulatorio vaccinale.

I rischi della somministrazione simultanea

Un timore diffuso è che la co-somministrazione di più vaccini possa causare problemi al bambino che, essendo molto piccolo, può avere un sistema immunitario (di difese) ancora poco efficiente.

“Questo è anche uno tra i dubbi più frequenti dei genitori, a cui la Società Italiana di Pediatria ha cercato di dare una risposta tramite l’elaborazione del VaccinQuiz”. Diversi studi scientifici dimostrano invece il contrario” chiarisce la specialista. “Infatti l’inoculazione di diversi vaccini insieme non è pericoloso, anzi, sembra addirittura che questa pratica potenzi la reazione immunitaria favorendo una più completa immunizzazione”.

I disturbi dopo la co-somministrazione restano simili a quelli che compaiono in seguito all’inoculazione singola e non aumentano le reazioni serie. È ovviamente importante che il bambino sia in buona salute nel momento della vaccinazione esavalente, così come di tutti i vaccini della prima infanzia.

La comparsa di febbre alta prima del vaccino suggerisce di rimandare l’appuntamento, ma anche in questo caso è bene confrontarsi con il pediatra.

 

In breve

Il vaccino esavalente o DTPa-IPV-Hib-HBV protegge da difterite, tetano, poliomielite, pertosse, Haemophilus influenzae B ed epatite B, infezioni molto pericolose nell’infanzia. E’ sicuro, efficace e gli effetti secondari sono molto rari

 

 

Fonti / Bibliografia

Pubblicato il 2.9.2025 Aggiornato il 2.9.2025
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