Vaccino più efficace contro la pertosse

Redazione A cura di “La Redazione”

Novità sul fronte vaccinazioni: un cambio dell'adiuvante attuale, un sale di alluminio, potrebbe potenziare l'efficacia del vaccino contro la pertosse

Vaccino più efficace contro la pertosse

Torna alla ribalta la pertosse e contro questa malattia, che colpisce soprattutto i più piccoli, c’è una novità sul fronte della vaccinazione. Un cambio dell’adiuvante potrebbe potenziare l’efficacia del vaccino contro la pertosse.  A dirlo è uno studio del Trinity College di Dublino pubblicato sulla rivista scientifica Plos Pathogens.

La proposta irlandese

Per aumentare l’efficacia del vaccino, i ricercatori irlandesi propongono il cambio di quest’ultima componente, allo scopo di stimolare una maggior produzione di cellule Th1 del sistema immunitario: “sostituendo l’adiuvante attuale, un sale di alluminio, con uno fatto con il Dna del batterio si dovrebbe riuscire a stimolare la risposta giusta” sostengono.

Vaccinare i più piccoli

La vaccinazione contro la pertosse è consigliata soprattutto nei bambini molto piccoli, perché può colpire a partire dai 40 giorni di vita e, in alcuni casi, può richiedere la terapia intensiva in ospedale. La diagnosi deve essere tempestiva e i genitori devono essere sensibilizzati a far effettuare i richiami vaccinali ai propri figli anche in età adolescenziale.

Un’infezione delle vie respiratorie

La pertosse è un’infezione delle vie respiratorie causata dal batterio Bordetella pertussis. È caratterizzata da una tosse violenta che finisce con il tipico urlo inspiratorio quando il malato inspira. I primi sintomi della pertosse sono simili a quelli di un raffreddore: naso che cola, starnuti, tosse lieve, febbre leggera. Dopo circa una o due settimane la tosse secca e irritante evolve in tosse convulsiva: il bambino può diventare rosso o violaceo; passata la crisi il bambino emette il caratteristico urlo durante l’inspirazione e non sono rari uno o più conati di vomito.

Il ritorno della malattia

Negli ultimi anni si è verificata un “ritorno” della pertosse in Italia, con un incremento di 10 volte superiore rispetto agli anni 80, nonostante l’esistenza, da decenni, di un vaccino efficace. In questi ultimi anni, infatti, si è avuta una “disattenzione” da parte dei pediatri basata sulla convinzione che la malattia fosse oramai contenuta. Ma così non è.

 

In breve

CHE COS’È L’ADIUVANTE

L’adiuvante è la molecola che serve a stimolare la risposta immunitaria e accompagna le parti del microrganismo responsabile della patologia. In passato veniva utilizzato integralmente il batterio, una tecnica assai efficace ma con molti effetti collaterali. Ora il vaccino è composto solo da alcune parti del microrganismo e da un adiuvante.

Pubblicato il 30.7.2013 Aggiornato il 30.7.2013
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Le domande della settimana

Allattamento a rischio per condizione aziendale: si ha diritto al 100% della retribuzione?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Paola Bernardi Locatelli

Per l'interdizione post partum per rischi aziendali per legge è dovuta solo l'indennità di maternità INPS (80% della retribuzione media giornaliera) ma l'eventuale integrazione al 100% dal datore di lavoro può essere prevista dal CCNL o dalla contrattazione aziendale.  »

Minaccia d’aborto: può essere colpa dell’allattamento?

20/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In gravidanza, continuare ad allattare il primo bambino non causa direttamente contrazioni dell'utero ma è impegnativo dal punto di vista psico-fisico. Ridurre le poppate giornaliere, quando sono numerose come quelle offerte a un neonato, è una buona idea soprattutto se il primo figlio ha già 15 mesi...  »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Fai la tua domanda agli specialisti