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Il vaccino contro la varicella è ancora poco conosciuto tra le famiglie italiane: sebbene, infatti, sia disponibile ormai in Italia da una decina d’anni, nel 2015 risulta vaccinato solo un bambino su tre (il 31%). Eppure in alcuni casi le complicazioni cui i piccoli possono andare incontro, nel caso in cui si ammalino di varicella, possono essere anche gravi.
Malattia tutt’altro che banale
Come spiega Susanna Esposito, pediatra del Policlinico dell’Università degli Studi di Milano e presidente di Waidid, Associazione mondiale per le malattie infettive e i disordini immunologici, “la varicella è una malattia tutt’altro che banale e solo chi non ha vissuto le possibili complicazioni può prenderla sotto gamba. I genitori e i bambini che, invece, devono ricorrere alle cure ospedaliere si rendono subito conto di quanto sarebbe stata importante la prevenzione”.
Complicazioni anche severe
Infezioni della pelle, polmonite, complicanze a carico del sistema nervoso centrale: diverse sono le complicazioni che possono portare un bambino con varicella a essere ricoverato in ospedale. Secondo un’indagine condotta da Datanalysis su 500 genitori che hanno avuto il figlio ricoverato per questa malattia o per le sue complicazioni, il 67,2% dei genitori intervistati consiglierebbe la vaccinazione e un altro 26,4% risponde che forse sì, la consiglierebbe. Prima di avere il figlio ricoverato, però, ben il 57% degli intervistati – e quindi più della metà – ignorava l’esistenza del vaccino.
L’efficacia del vaccino
Gli esperti assicurano che il vaccino risponde ai requisiti richiesti di efficacia e sicurezza. “I dati mostrano che, dove si usa, l’infezione cala drasticamente e rapidamente”, afferma Giovanni Gabutti, ordinario di Igiene e Medicina Preventiva all’Università degli Studi di Ferrara. Basta guardare all’esempio della Sicilia, la prima regione in Italia a introdurre il vaccino nel 2003: in dieci anni si è passati da 1,1 a 0,1 casi di varicella ogni mille abitanti.
In breve
IL CALENDARIO DA SEGUIRE
La vaccinazione contro la varicella comprende due dosi di vaccino da somministrare una nel secondo anno di vita e una tra i 5 e i 6 anni. Può essere somministrata insieme con la vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia, grazie anche alla disponibilità di vaccini combinati che consentono la vaccinazione contro le quattro malattie con una sola iniezione. Si possono vaccinare anche ragazzi più grandi se non hanno fatto la malattia da piccoli.
Fonti / Bibliografia
- WAidid – World Association for Infectious Diseases and Immunological DisordersWAidid has social and philanthropic purposes and its mission is to promote scientific research and information with regard to infectious diseases and immunological disorders.