Virus sinciziale: i sintomi e le cure nei bambini

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo, con la consulenza di Fabrizio Pregliasco - Dottore specialista in Infettivologia

È il secondo virus responsabile di febbre, tosse e malesseri per diffusione, dopo quello dell'influenza. Nei bambini può causare complicanze serie, come la bronchiolite. Ne parliamo con il virologo Pregliasco.

virus sicinziale bambini

Il virus sinciziale è un agente virale molto diffuso, che soprattutto con i primi freddi si diffonde facilmente negli ambienti chiusi e affollati. “È il secondo virus per diffusione nella stagione fredda, dopo quello dell’influenza ed è pericoloso soprattutto per i bambini piccoli perché può causare bronchiolite, un’infiammazione delle basse vie respiratorie che talvolta richiede il ricovero in ospedale” spiega il professor Fabrizio Pregliasco, virologo e docente di Igiene Generale e Applicata presso l’Università di Milano. “Inoltre può causare complicanze nelle persone anziane o con disturbi cronici”. Oggi esistono sistemi efficaci per prevenire le pericolose conseguenze del virus sinciziale.

Sintomi

Il virus sinciziale o, più correttamente Virus respiratorio sinciziale – Vrs può colpire in modo diverso a seconda della fascia di età. I sintomi comuni, che compaiono più frequentemente, sono:

  • tosse
  • febbre
  • starnuti
  • scolo nasale
  • respiro sibilante.

Nei neonati, di età inferiore ai sei mesi, i sintomi del virus sinciziale possono essere leggermente diversi:

  • mancanza di appetito
  • irritabilità
  • alterazioni nel ritmo respiratorio
  • apnee, ossia temporanee interruzioni della respirazione, che possono verificarsi soprattutto durante il sonno.

Nei bambini al di sotto dei cinque anni possono comparire:

  • respirazione affrettata
  • infezione generalizzata
  • problemi nella deglutizione

Negli adulti, sintomi caratteristici del virus sinciziale sono:

  • stanchezza
  • mal di testa
  • mal di gola
  • congestione nasale.

Come si cura

Le persone adulte o i bambini più grandi che non hanno problemi di salute riescono solitamente a superare l’infezione da virus sinciziale con riposo, alimentazione leggera e ricca di liquidi, eventualmente con farmaci suggeriti dal medico o dal farmacista per controllare i sintomi.

Per esempio, contro la febbre si può assumere paracetamolo, per la cefalea vanno bene ibuprofene, ketoprofene, naprossene. I classici suffumigi con acqua calda (sempre in presenza di un adulto se si propongono ai bambini) aiutano a umidificare la mucosa respiratoria e a liberarsi del catarro.

Solo se compare un’infezione di tipo batterico, come complicanza del virus sinciziale, può servire una cura con gli antibiotici, prescritta dal medico.

La cura del virus sinciziale nei bambini piccoli

“In un bambino molto piccolo, al di sotto dei due anni e soprattutto dei sei mesi, l’infezione da virus sinciziale può essere causa di bronchiolite, che impedisce gli scambi gassosi e quindi può portare a seri problemi respiratori” avverte il professor Fabrizio Pregliasco. “Per questo, nel caso di neonati e bambini piccoli, la cura consiste nel ricovero in ospedale per qualche giorno”.

Il trattamento consiste in:

  • somministrazione di ossigeno per migliorare l’attività respiratoria
  • impiego di farmaci per combattere l’infiammazione dovuta all’infezione
  • nutrizione e idratazione con sondino o per via endovenosa.

Per i bambini piccoli, di recente sono stati introdotti tra le cure più innovative gli anticorpi monoclonali. Si tratta di molecole che hanno la capacità di combattere selettivamente il virus sinciziale, con meno effetti collaterali.

Nel nostro Paese, al momento è disponibile l’anticorpo monoclonale pavilizumab, un farmaco dispensato dalla struttura ospedaliera, solo per i neonati prematuri o per i bambini che rischiano serie complicanze in seguito a questa infezione. Un altro anticorpo monoclonale è nirsevimab, che viene somministrato come prevenzione, ossia per attivare le risposte dell’organismo.

Quando preoccuparsi

È importante contattare il pediatra (o il medico di medicina generale, nel caso degli adulti) se l’organismo non riesce a combattere da solo il virus. In questo caso compaiono sintomi come:

  • difficoltà di respirazione
  • respiri affrettati
  • debolezza
  • inappetenza
  • colorazione bluastra delle mucose
  • lunghe e frequenti pause respiratorie
  • scarsa produzione di urine.

L’eventuale ricovero in ospedale riesce a risolvere i disturbi nella maggior parte dei casi.

Come prevenire il contagio

Per i bambini piccoli è disponibile l’anticorpo monoclonale nirsevimab che funziona come “vaccino”, nel senso che prepara le difese dell’organismo a riconoscere il virus.

Molte Regioni italiane, come la Lombardia, da quest’anno offrono gratuitamente questo farmaco in una singola dose da 50 mg (per bambini con peso corporeo inferiore ai 5 kg) o da 100 mg (per bambini con peso corporeo uguale o superiore ai 5 kg), in iniezione intramuscolare, nella parte anteriore laterale della coscia, insieme alle vaccinazioni previste per l’infanzia o in qualunque momento. Per informazioni ci si può rivolgere al proprio pediatra, ai centri vaccinali o al punto nascita dell’ospedale in cui è venuto al mondo il bambino. L’efficacia è di circa cinque mesi, arrivando a coprire la stagione del virus sinciziale.

5 regole da seguire per evitare il virus

Gli accorgimenti utili per l’influenza sono importanti anche per evitare che i bambini e in generale le persone con un sistema immunitario poco efficiente possano entrare in contatto con il virus sinciziale.

È importante:

  1. lavare con cura le mani
  2. indossare la mascherina se si hanno sintomi come raffreddore, tosse, mal di gola
  3. evitare i contatti ravvicinati con gli altri se non si sta bene
  4. evitare lo scambio di oggetti in comune
  5. osservare una corretta pulizia degli ambienti in cui soggiorna una persona con sintomi.

Sono allo studio, non ancora disponibili nel nostro Paese, alcuni vaccini contro il virus sinciziale, destinati agli anziani e alle donne in gravidanza, per immunizzare i neonati ancora nel ventre materno e nei primi mesi di vita.

 

In breve

Lavare bene le mani, evitare i contatti con bambini e persone fragili se si hanno sintomi da raffreddamento può aiutare a limitare la diffusione del virus sinciziale, che colpisce adulti e bambini, ma che può essere pericoloso se contratto da neonati o bambini molto piccoli.

 

Fonti / Bibliografia

Pubblicato il 24.10.2025 Aggiornato il 25.10.2025
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