Acne: i rimedi fai-da-te non sempre sono sicuri

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 23/10/2014 Aggiornato il 23/10/2014

Meglio rivolgersi al dermatologo per risolvere l’acne: i rimedi fai-da-te, infatti, non vanno sempre bene

Acne: i rimedi fai-da-te non sempre sono sicuri

È il cruccio di moltissimi adolescenti e di parecchi adulti alle prese, anche dopo i quarant’anni, con brufoli e cicatrici. Per risolvere il problema dell’acne in genere si ricorre ai rimedi fai-da-te che non sempre sono sicuri. Esiste, infatti, un’ampia scelta di prodotti che si possono acquistare sia al supermercato sia in farmacia, senza prescrizione.

Le raccomandazioni dell’Fda

Di recente, però, la Food and Drug Administration statunitense ha messo in guardia dall’utilizzare alcuni prodotti per l’acne dopo alcuni casi di reazioni allergiche gravi: non si sa ancora se siano dipesi dai principi attivi anti-acne contenuti nei prodotti o dagli eccipienti. In ogni caso, tenendo conto che i rimedi fai-da-te contro l’acne non sempre sono sicuri, gli esperti raccomandano di provare sempre i nuovi prodotti in una piccola area cutanea per tre giorni e di sospendere ogni trattamento qualora si manifestassero segni di un’ipersensibilità severa: non tanto arrossamenti, bruciori o secchezza della pelle, quanto fenomeni più seri, come sensazione di svenire, fiato corto, gonfiori al viso, alle labbra o alla lingua.

Attenzione anche ai rimedi naturali

Talvolta contro l’acne persino alcuni rimedi naturali non sempre sono sicuri: l’olio dell’albero del tè, per esempio, può provocare allergie, oltre al fatto che non esistono prove certe della sua efficacia. Secondo gli esperti l’unico prodotto che si può usare con sicurezza è lo scrub che rimuove le cellule morte e il primo strato dell’epidermide facendo “respirare” i pori, nonché le salviettine detergenti specifiche per le pelli grasse che puliscono a fondo la pelle. Meglio evitare, però, gli scrub troppo aggressivi con ossidi di alluminio o semi di frutta e puntare su quelli che contengono microgranuli soffici.

Igiene sì, ma non troppa

Anche le spazzoline per la pulizia del viso possono essere eccessive: si usano pensando che l’igiene profonda serva a far penetrare meglio i principi attivi anti-acne di creme e lozioni, ma questo non ha alcun fondamento scientifico. In ogni caso, i rimedi fai-da-te possono funzionare nella prima fase del problema, quando ci sono punti neri e microcisti. Creme e lozioni che contengono sostanze antisettiche, per esempio il benzoil perossido, e principi attivi esfolianti, come i derivati della vitamina A, possono essere efficaci su un’acne iniziale dove non è presente una pesante componente infiammatoria.

Come orientarsi nella scelta

Quando si sceglie un prodotto anti-acne da banco è importante, comunque, accertarsi che contenga principi attivi efficaci:

– il benzoil perossido, che elimina i batteri che concorrono a provocare l’acne,

– l’acido salicilico, che funziona come esfoliante liberando i pori da cellule morte e sebo in eccesso,

– lo zolfo, antibatterico e purificante, che deve essere usato però solo sui brufoli e non su tutto il viso.

Valide anche le creme che contengono alfa-idrossiacidi per esfoliare la pelle o i derivati della vitamina A come il retinolo capaci di purificare a fondo i pori. 

In breve

QUANDO SERVE IL DERMATOLOGO

Quando il problema si fa più serio è opportuno rivolgersi al dermatologo, l’unica figura in grado di individuare i rimedi più efficaci e di prescrivere farmaci come gli antibiotici: l’acne, infatti, a differenza di quanto si crede, non migliora da sola e richiede quindi l’intervento di un medico. 

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