Acqua e limone: detox, ma non per i denti

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 05/10/2015 Aggiornato il 05/10/2015

Bere acqua e limone è l’ultima moda dei vip. È un’ottima abitudine disintossicante, ma attenzione allo smalto dei denti, potrebbe risentirne

Acqua e limone: detox, ma non per i denti

Da Gwyneth Paltrow a Jennifer Aniston e Claudia Schiffer. Sono in molte le star che suggeriscono come ricetta semplice ma efficace per purificarsi e restare in forma quella di bere un bicchiere di acqua, meglio se tiepida, appena ci si alza dal letto al mattino a digiuno con l’aggiunta di un limone spremuto. Sin dai tempi antichi acqua e limone vengono considerati insieme un’ottima ricetta detox, utile per eliminare liquidi e tossine accumulate durante la notte, supportare la perdita di peso, assumere un buon quantitativo di vitamina C antiossidante e protettiva e aprire in bellezza la giornata. Ma occorre fare attenzione ai denti.

Rischio di erosione dello smalto

A lanciare l’allarme è stato di recente sul Daily Mail online Damien Walmsley, consulente scientifico della British Dental Association. Secondo il parere dell’esperto, confermato per altro da molti studi, più una bevanda è acida tanto più erode i denti intaccando lo smalto con danni che non sono solo estetici ma anche funzionali, dal momento che un dente poco protetto è più sensibile e maggiormente sottoposto a rischi come quello di cariarsi o rompersi.

Con l’acqua calda ancora più pericoli

Acqua e limone quindi pur confermando la sua meritata fama di bevanda detox ha bisogno di essere assunta con particolare attenzione se non si vuole compromettere l’estetica e la salute dei denti. Sarebbe proprio l’associazione tra il limone e l’acqua calda la più a rischio per lo smalto. Il succo di limone infatti ha un pH compreso tra 2 e 3, quindi molto acido; la temperatura elevata dell’acqua non fa che esacerbare questo effetto esponendo i denti a un elevato rischio di erosione.

Meglio poi sciacquarsi la bocca

La soluzione? Continuare pure ad assumere acqua e limone in funzione detox ma farlo con una certa attenzione, bevendo il liquido tutto in una volta oppure con una cannuccia in modo che non tocchi i denti. Valido poi sempre il consiglio di lavarsi subito dopo i denti o comunque di sciacquare la bocca semplicemente con acqua; poi dopo 15-30 minuti si può procedere con la colazione in modo che la bevanda possa svolgere al meglio il suo effetto depurativo: al termine si può passare alla consueta routine di pulizia con spazzolino, dentifricio e collutorio.

 

 
 
 

In breve

NO AL LIMONE NEL TÈ

Meglio evitare di aggiungere il limone all’acqua che si beve durante il giorno se non si ha la possibilità di lavarsi poi subito dopo i denti. Attenzione infine al succo di limone nel tè, una bevanda che non solo intacca lo smalto perché è resa acida dal limone, ma in più tende a macchiare i denti.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Aborto spontaneo: dopo quanto si può cercare un’altra gravidanza?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo.  »

TSH del neonato: va controllato nel tempo se la madre è ipotiroidea?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se il bambino è nato a termine e se dallo screening neonatale non è emerso nulla, non è necessario fare ulteriori controlli.  »

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Fai la tua domanda agli specialisti