Allenarsi a tempo di musica è meno faticoso

Luce Ranucci A cura di Luce Ranucci Pubblicato il 11/09/2019 Aggiornato il 11/09/2019

Secondo diversi studiosi la fatica derivante dall’allenamento svolto con un sottofondo musicale allegro è percepita come meno faticosa, rispetto alle sessioni svolte senza musica

Allenarsi a tempo di musica è meno faticoso

Una musica dal ritmo allegro aiuta a rendere meno duro un allenamento rigoroso. Questo è il suggerimento che arriva dall’Università della British Columbia  che ha analizzato i legami tra la musica e lo sport. L’allenamento a intervalli ad alta intensità (con brevi periodi di esercizio intenso separati da periodi di riposo), che viene fatto per diverse settimane, arriva a migliorare la salute fisica. Ma secondo i ricercatori può essere percepito come estenuante per molte persone, specialmente per i meno attivi. Così, per cercare di capire come rendere questa pratica di allenamento meno dura, ai partecipanti della ricerca è stato chiesto di allenarsi a tempo di musica.

Come si è svolto lo studio

Sono stati completati gli esercizi in tre diverse condizioni: con la musica motivazionale dal ritmo allegro, con nessun audio e con un podcast privo di musica. È qui gli studiosi hanno notato una frequenza cardiaca più elevata e un picco di potenza nella sessione con la musica motivazionale rispetto alle sessioni senza audio e con il podcast. “La musica è tipicamente usata come strategia dissociativa. Ciò significa che può distogliere l’attenzione dalle risposte fisiologiche del corpo all’esercizio fisico come l’aumento della frequenza cardiaca o dei muscoli irritati – dice Matthew Stork, ricercatore che ha condotto l’analisi – Ma con l’esercizio ad alta intensità, sembra che la musica sia più efficace quando ha un tempo veloce ed è altamente motivazionale”.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Per ottimizzare l’attività in palestra o il sollevamento pesi è bene allenarsi a tempo di musica: è dimostrato che determinati stimoli sensoriali hanno la potenzialità di mitigare le percezioni legate alla fatica, indurre risposte psicofisiche più positive, regolare l’attivazione e migliorare il controllo neuronale dei muscoli coinvolti nello sforzo fisico.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti