Caduta dei capelli: un’altra conseguenza che lascia il Covid-19

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 29/03/2021 Aggiornato il 29/03/2021

Dopo l’infezione da Covid-19 sono in molti a registrare una copiosa caduta dei capelli. Ecco perché

Caduta dei capelli: un’altra conseguenza che lascia il Covid-19

Tra i tanti danni provocati dall’infezione tra Covid-19 c’è anche una copiosa caduta dei capelli. Non è certo uno dei più gravi. ma è comunque un problema serio che può impattare in maniera molto forte da un punto di vista psicologico che a sua volta, in un circolo vizioso, aggrava la condizione fisica, dilatando i tempi della completa guarigione.

Dopo 2-3 mesi

Nel 90% dei casi la caduta dei capelli si manifesta dopo due, tre mesi dall’infezione in maniera copiosa. La caduta dei capelli post-Covid rientra nella categoria del telogen effluvium acuto e porta alla perdita dai 100 ai 200 capelli al giorno: si è di fronte alla tipica caduta di capelli reattiva che si verifica dopo eventi traumatici. In misura più ridotta, questo tipo di caduta si ha anche durante il cambio di stagione, ma in misura minore rispetto ai pazienti del Covid-19, per i quali la chioma si riduce notevolmente.

Una task force al lavoro

“Le prime segnalazioni di questa caduta dovuta al Covid -19 – afferma la professoressa Bianca Maria Piraccini, direttrice della Scuola di Specializzazione di Dermatologia e Venereologia dell’Università degli studi di Bologna – risalgono a giugno 2020 e sono arrivate da tutto il mondo: in Italia, a Bologna, è stata creata così una task force, guidata dalla dottoressa Michela Starace che sta coordinando gli scienziati di tutto il mondo per registrare tutti i casi di caduta dei capelli dopo l’infezione da Covid-19 e cercare di trovare una spiegazione”.

Varie cause coinvolte

Tra le cause ci sono sicuramente l’allettamento, il dimagrimento, l’ipo-ossigenazione, i farmaci assunti e nel complesso il grande stress cui è sottoposto l’organismo in fase infettiva. Si tratta in ogni caso di una caduta transitoria che va affrontata con le giuste contromisure. Servono cortisonici locali e integratori alimentari a base di antiossidanti.

Come intervenire

Importante poi lavare bene e con delicatezza i capelli: il cuoio capelluto ha molte ghiandole sebacee e l’accumulo di sebo predispone la cute ad una fastidiosa dermatite seborroica che toglie ossigeno ai bulbi e indebolisce ulteriormente la chioma. Attenzione, quindi, a usare shampoo molto delicati per assicurare pulizia profonda in dolcezza, senza impoverire e irritare il cuoio capelluto già sensibilizzato nella fase post-infezione. “Solitamente si torna alla normalità nel giro di qualche mese, ma se una persona è già affetta da malattie dei capelli, come ad esempio l’alopecia androgenetica, che interessa il 50% delle persone, quando la caduta si ferma il diradamento dei capelli rimarrà piuttosto accentuato” conclude l’esperta.

 

 
 
 

Lo sapevi che?

Anche una dieta varia e ricca degli antiossidanti di frutta e verdura è un sostegno importante per la vitalità della chioma.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Uovo chiaro o concepimento tardivo?

06/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

Solo una seconda ecografia può permettere di appurare se la gravidanza è in evoluzione o no, mentre il solo valore delle beta non basta.   »

Allergia al latte e intolleranza al latte: c’è differenza?

05/02/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

L'allergia al latte è la risposta avversa alle proteine in esso contenute ec caratterizzata dalla formazione di anticorpi IgE e, di conseguenza, dal rilascio di istamina. L'intolleranza al latte dipende dalla mancanza (o dal deficit d'azione) dell'enzima che digerisce il lattosio, lo zucchero del latte....  »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Fai la tua domanda agli specialisti