Chirurgia estetica, ora le protesi al seno sono più sicure

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 14/07/2021 Aggiornato il 14/07/2021

Grazie alla possibilità del tracciamento, da maggio di quest'anno le protesi al seno risultano più sicure. Sempre a patto di rivolgersi a professionisti seri

Chirurgia estetica, ora le protesi al seno sono più sicure

Sono da sempre nell’occhio del ciclone. Le protesi al seno, croce e delizia di chi desidera un décolleté più generoso e turgido e non ha paura di ricorrere per la sua bellezza a un intervento di chirurgia estetica, oggi godono di una sicurezza in più grazie al regolamento che rende obbligatorio il primo “Passaporto” di sicurezza UE.

Obbligatorio l’Udi

I dispositivi mammari usati per riempire e risollevare il seno diventano così interamente tracciabili e più sicuri: per obbligo devono infatti riportare un ‘super numero seriale’ (Udi, Unique device identification), valido per tutti i mercati europei e già attivo negli Stati Uniti, pronto ad accompagnare ogni singolo prodotto che circola nel territorio europeo. L’Udi sarà univoco per ciascun singolo prodotto e ne ottimizzerà il tracciamento attraverso l’intera filiera di produzione e di impiego, partendo dal produttore, passando al distributore/rivenditore/importatore per arrivare fino alle cliniche dove le protesi al seno vengono impiegate dal chirurgo. Il tutto in nome di una totale tracciabilità e monitoraggio dei dispositivi medici.

Sono state convalidate anche le istruzioni elettroniche per l’uso, nelle lingue accettate da ciascun Paese UE. Sempre in nome della sicurezza sono stati migliorati, inoltre, i dossier di sicurezza obbligatori per i produttori: conterranno più dati clinici di follow-up e ulteriori studi sui prodotti.

È una normativa europea

Le novità sono contenute nel Medical Device Regulation (EU) 2017/745 (MDR) dell’Unione Europea che, operativo dal 26 maggio su tutto il territorio europeo, fissa per i dispositivi medici nuovi requisiti, introducendo prospettive di valutazione e tracciabilità valide in tutto il territorio europeo. Nel nuovo regolamento europeo sui dispositivi medici, operativo da fine maggio, la parola ‘safety’ si ripete per ben 290 volte mentre nella precedente direttiva invece era citata solo 40 volte. Il nuovo testo è quattro volte più lungo del precedente. Tutto questo perché le protesi al seno diventino sempre più sicure e l’impianto possa essere fatto in totale tranquillità.

In attesa della banca dati comune

Si resta invece in attesa che parta anche la più grande banca dati a marchio UE dei dispositivi medici (EUDAMED) usati in tutti i paesi membri, ad oggi ancora non operativa. A questa ultima infatti dovranno afferire molte delle nuove informazioni che il Regolamento definisce.

 
 

Da sapere

OCCHIO A CHI CI SI AFFIDA

Come per tutte gli interventi di chirurgia estetica, anche per l’impianto delle protesi al seno vale la regola base di affidarsi sempre a professionisti di provata serietà e capacità onde contenere qualsiasi rischio per la salute.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti