Come preservare il seno durante l’allattamento?

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 02/03/2022 Aggiornato il 02/03/2022

Dall’attesa all’allattamento servono attenzioni speciali per contrastare smagliature e cedimenti e mantenere il seno turgido e pieno

Come preservare il seno durante l’allattamento?

La gravidanza regala a tutte un décolleté invidiabile, attenzione però a non commettere lo sbaglio di adagiarsi sugli allori. Perché, se non si interviene fin dai primi mesi dell’attesa, il rischio di ritrovarsi dopo il parto e soprattutto al termine dell’allattamento con un seno svuotato è alto! Non vanno perciò dimenticati le buone abitudini quotidiane e l’uso di cosmetici di qualità, efficaci e sicuri, che possono davvero fare la differenza tra “prima” e “dopo”.

Curare curare il seno durante la gravidanza?

I cambiamenti cominciano dai primi giorni dell’attesa. Del resto, uno dei segnali del concepimento è proprio il turgore del seno legato alle sollecitazioni ormonali. È il momento di occuparsene subito: se normalmente, infatti, il décolleté viene spesso trascurato nella routine quotidiana, ora non si può sgarrare.

Pulizia delicata: il primo gesto di bellezza è una pulizia delicata, mattina e sera, da effettuare con un detergente delicato che non impoverisce la cute, per sua natura sottile e fragile. Vietato quindi utilizzare docciaschiuma, saponi e altri detergenti aggressivi che portano via il film idrolipidico superficiale di protezione, lasciando la pelle del seno inaridita. Attenzione anche all’acqua troppo calda che favorisce la perdita di tono: ideale è usare acqua tiepida e un detergente per il viso a risciacquo: per esempio, una mousse dalla formula delicata arricchita con agenti idratanti e principi attivi vegetali lenitivi e addolcenti.

Spugnature tonificanti: dal secondo mese si può programmare ogni giorno un gesto semplice, ma efficace per completare la detersione nel segno del tono e della compattezza. Basta prendere una spugna morbida (vanno bene anche i guanti di spugna oppure una salviettina) e fare delle spugnature alternate, calde e fredde, sul seno e su tutta l’area del décolleté, fino alla mascella. Il repentino cambio di temperatura attiva la circolazione e funziona come una sorta di ginnastica passiva, capace di ossigenare e preservare il turgore della parte. È importante, però, al termine lavare sempre la spugna o il guanto con acqua calda e sapone neutro e lasciarli asciugare all’aria per evitare che diventino terreno di proliferazione di germi e batteri irritanti per la cute, ancora più fragile in gravidanza.

Idratazione intensiva: con il passare delle settimane le sollecitazioni ormonali si fanno più decise e portano a un aumento del volume del seno. Perciò, perché la pelle sottoposta a un forte stress si mantenga elastica e compatta, è fondamentale idratarla e nutrirla ogni giorno, evitando così il rischio di smagliature e cedimenti. Il consueto idratante per il corpo può andare bene all’inizio della gravidanza, ma poi è meglio passare a una formulazione specifica per il seno, da applicare una volta al giorno, meglio dopo le spugnature, perché penetri a fondo, descrivendo con il palmo della mano più volte un “otto” tra i seni.

Come scegliere il reggiseno in gravidanza?

La crescita del seno diventa sempre più importante e questo comporta la necessità di prendersene cura con ancora maggiore attenzione. Più il décolleté si riempie, più occorre evitare che ceda, per effetto della forza di gravità che lo trascina verso il basso. Il modello di reggiseno perciàò va scelto con attenzione: il tessuto ideale è il cotone che permette la corretta traspirazione della cute; le spalline devono essere ampie e regolabili in modo da distribuire correttamente il peso, evitando di segnare la pelle; la chiusura deve essere regolabile per adattarsi al meglio ai cambiamenti di volume che da questo momento in avanti si fanno sempre più significativi. Sono da evitare i reggiseno con i ferretti che possono dare fastidio e preferire i modelli con una fascia alta sotto le coppe che sostiene senza comprimere.

Quando iniziano a uscire le smagliature in gravidanza?

L’aumento rapido del volume del seno può portare alla comparsa di piccole smagliature. È questo il momento giusto per curarle, visto che quando le striature sono ancora rosse, e quindi “fresche”, hanno ottime probabilità di sparire rispetto a quando, divenute di colore bianco traslucido, sono più difficili da eliminare perché la frattura del derma si è consolidata. I trattamenti specifici contengono un’alta percentuale di oli vegetali nutrienti e altre sostanze di origine vegetale che rafforzano le fibre elastiche e ne attivano la produzione: vanno applicati una-due volte al giorno.

Quando iniziare a mettere la crema per i capezzoli in gravidanza?

Nel terzo trimestre l’attenzione è già rivolta al piccolo che sta per nascere. Ma c’è ancora tempo per occuparsi di se stesse e del seno, in modo particolare.

Ammorbidire il capezzolo: è il momento giusto per cominciare a prepararlo all’allattamento. Per mantenerlo morbido ed evitare poi la comparsa delle ragadi, è importante nutrirlo ogni giorno con qualche goccia di olio di mandorle dolci oppure con un prodotto specifico. Creme, oli e altri trattamenti per il décolleté vanno invece evitati, perché – per quanto delicati – non lo sono a sufficienza per un punto diventato così fragile.

Nutrire a fondo la pelle: manca poco alla nascita e il tempo va sfruttato al massimo, applicando due volte al giorno – mattina e sera – i trattamenti per il seno. A questo punto è meglio sostituire la crema con un olio oppure un concentrato elasticizzante e rinforzante per avere un’azione nutriente e rinforzante più decisa. Si può scegliere anche una formula antismagliature, se sul décolleté sono presenti delle strie arrossate.

Come preservare il seno durante l’allattamento?

Dopo la nascita del bebè, il tempo a disposizione delle mamme si contrae drasticamente. Non ci si deve dimenticare, però, che il décolleté attraversa ora la fase più critica: le continue sollecitazioni dovute al tendersi e allo svuotarsi, seguendo i ritmi della poppata possono compromettere l’elasticità dei tessuti e favorire la comparsa delle smagliature. Ci si può occupare del seno anche una sola volta al giorno, a patto di scegliere un prodotto particolarmente concentrato a base di principi attivi nutrienti e rassodanti da applicare sempre lontano dalla poppata, per evitare di infastidire il piccolo. Anche se si utilizza l’olio di mandorle dolci occorre seguire la stessa precauzione.

Come ridare tono al seno dopo l’allattamento?

È il momento di fare il punto della situazione per scegliere il trattamento più adatto. Se le poppate lo hanno svuotato, si può ricorrere a formulazioni volumizzanti che “mimano” l’effetto del lipofilling (trattamento di medicina estetica che ripristina i volumi con iniezioni di grasso prelevato dal paziente stesso) con sostanze capaci di attivare la sintesi del grasso in modo naturale, senza interferire con la produzione ormonale. Se, invece, il problema principale è una significativa perdita di tono, possono venire in aiuto formulazioni rassodanti a base di principi attivi come gli oli vegetali, le vitamine, i peptidi, le cellule staminali vegetali che rendono il tessuto più compatto e resistente. Le due diverse tipologie di trattamenti si possono combinare, applicandone una al mattino e una la sera per un’azione di rimodellamento completa.

 

 

 

 
 
 

In sintesi

Come rassodare e alzare il seno?

Fare ginnastica isometrica: il pancione impedisce di fare attività fisica, ma non vieta di impegnarsi quotidianamente in qualche leggero esercizio di ginnastica isometrica, utile per mantenere tonico il tessuto che sostiene il seno e contrastarne così il cedimento. Basta appoggiare le mani giunte davanti a sé i e premere forte un palmo contro l’altro, mantenendo la contrazione per almeno una ventina di secondi. Altro esercizio utile consiste nell’afferrare una salvietta arrotolata con entrambe le mani e – tenendola tesa davanti a sé -tirarla forte mantenendo la contrazione per venti secondi.

Come rassodare il seno con la dieta?

Prendersi cura del seno significa anche scegliere con attenzione quello che si porta in tavola per fornire alla pelle tutto il nutrimento di cui ha bisogno per mantenersi forte e compatta. Non devono mancare le proteine (carne, pesce, latticini e uova), le vitamine, gli oligoelementi e i minerali (frutta, verdura e cereali integrali), i grassi “buoni” (oli vegetali e in particolare dell’olio d’oliva, preferibilmente usato a crudo), che apportano acidi grassi essenziali per l’elasticità della pelle. Fondamentale è anche bere in giusta quantità per evitare la disidratazione che a livello della pelle provoca secchezza e perdita di elasticità: acqua e tè verde, ricco di potenti antiossidanti, sono la scelta migliore.  

 

 

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