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In genere, si pensa che ad avere una data di scadenza siano solo i prodotti alimentari e al massimo i cosmetici. Ma non ci si sofferma mai sugli strumenti che si usano nella vita quotidiana per prendersi cura del viso, del corpo e dei capelli. Eppure anche spazzole e spugne persino i reggiseni hanno una data di scadenza che andrebbe rispettata con attenzione.
Da cambiare ogni 4 anni
Le spazzole per capelli, per esempio, oltre a essere pulite almeno un paio di volte la settimana con il pettine e lavate mensilmente, andrebbero buttate dopo quattro anni, non di più. Perché, insieme ai capelli, i dentini e le setole possono trattenere residui di prodotti che, essendo appiccicosi, a loro volta intrappolano sporco, impurità, smog e anche germi che finiscono poi sulla chioma e sul cuoio capelluto. Non solo i capelli si appesantiscono ma possono anche sorgere problemi come l’impetigine, un’infezione che colpisce la pelle del viso e delle mani e può diffondersi da una persona all’altra se si utilizza la stessa spazzola.
Limette per le unghie
Hanno una data di scadenza anche le limette per unghie in cartone: nelle piccole crepe che si formano usandole possono accumularsi germi che, passando su un’unghia debole o comunque danneggiata, possono essere responsabili di un’infezione. Sarebbe opportuno quindi sostituire la limetta dopo averla usata al massimo tre volte; l’alternativa è investire in una limetta di vetro che, oltre a non rovinarsi, si può lavare tranquillamente con acqua e sapone.
Spugne e guanti per il bagno
La spugna che si usa per il bagno, restando sempre umida, diventa il terreno ideale per la proliferazione di germi e batteri che passando poi sulla pelle possono creare irritazioni, rossori, persino infezioni. La buona regola? Buttarla ogni due mesi per evitare qualsiasi rischio per la pelle. Il discorso del resto vale per tutto quanto si usa per la detersione del corpo, dai guanti di crine alle manopole di spugna fino alle fasce in luffa o in materiale sintetico.
Spazzolino da denti
Lo spazzolino da denti, in genere, si butta solo quando le setole sono rovinate. In realtà, ogni tre mesi andrebbe sostituito, e anche prima se le gengive sanguinano.
Reggiseno
Persino il reggiseno ha una data di scadenza: secondo gli esperti, non dovrebbe mai restare nel cassetto della biancheria oltre gli otto mesi se lo si indossa quotidianamente. Questo perché il tessuto, anche se di qualità, finisce per non offrire il giusto sostegno al décolleté e può anche diventare meno confortevole sulla pelle.