Il seno dopo l’allattamento: come renderlo di nuovo sodo e tonico

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 23/02/2012 Aggiornato il 23/02/2012

A rischio gravità, il seno dopo l’allattamento ha bisogno di attenzioni particolari per riacquistare tonicità e volume

Il seno dopo l'allattamento: come renderlo di nuovo sodo e tonico

Un cambiamento improvviso

Il décolleté nei nove mesi vive un periodo magico, in cui appare più turgido, pieno e sodo. Il seno dopo l’allattamento, invece, perde tonicità e si raggrinzisce. Attenzione: non sono le poppate che lo “rovinano”, ma tutto il processo della maternità che lo trasforma. Inevitabilmente la pelle si distende e questo fa apparire il seno dopo l’allattamento svuotato e senza tono.

Un fenomeno transitorio

È solo un passaggio temporaneo, ma purtroppo interessa quasi tutte le donne. Come avviene anche per tutto il fisico, il ritorno in forma dopo una gravidanza richiede tempo ma è fattibile. Deve passare del tempo perché la pelle e la ghiandola mammaria del seno dopo l’allattamento ritrovino il loro equilibrio e il seno nel suo complesso riprenda tutta la sua originaria compattezza.

I rassodanti

È fondamentale rinforzare ed elasticizzare la cute con prodotti appositi, dall’azione mirata e intensa, capace di migliorare notevolmente l’aspetto complessivo del seno. In esse si trovano in genere elementi nutritivi, elasticizzanti e rassodanti, in grado di formare una sorta di pellicola-reggiseno che aiuta il sostegno delle mammelle.

Le spugnature fredde

Occorre prendere un panno, meglio se in lino e cotone, bagnarlo in acqua  – in cui si sarà frantumato del ghiaccio – e passarlo sul seno. È un trattamento tonificante eccezionale, perché l’abbassamento della temperatura provoca prima una contrazione poi una dilatazione dei capillari, con conseguente aumento del flusso sanguigno in superficie. Il risultato è un’ottima ossigenazione delle cellule e un rassodamento dei tessuti. 

La ginnastica specifica

La natura non aiuta in quanto il seno non è sostenuto direttamente da muscoli, a eccezione del grande pettorale che costituisce la sua base di appoggio. Per questo il muscolo va mantenuto in modo da far apparire il seno più sorretto. In più, occorre rinforzare i legamenti sospensori, quelli che sostengono la massa della mammella, svolgendo esercizi specifici con regolarità. Un classico, che rinforza anche le spalle che sostengono il seno, è la flessione facilitata. Fai così: a gattoni, con le mani a terra all’altezza delle spalle e le braccia tese, piega i gomiti fino a raggiungere con la fronte il pavimento e rialzati. Ripeti tutti i giorni almeno due serie da 10.

I trattamenti d’urto

Efficaci sono i calchi, da eseguire dall’estetista, che sono maschere a effetto lifting. Stimolano la circolazione e restituiscono luminosità alla pelle spenta. Ottima anche l’elettroporazione, nella quale lo specialista passa sulle zone interessate un manipolo che emana lievi impulsi elettrici e vibrazioni, veicolando un gel che aiuta la pelle a rigenerarsi. La carbossiterapia migliora, invece, turgore e compattezza. Il medico estetico inietta anidride carbonica medicale nel derma in superficie, stimolando un maggior apporto di sangue e ossigeno.

In breve

Il tuo seno di nuovo tonico

Dopo aver allattato le mammelle tendono a svuotarsi e raggrinzirsi. Si può intervenire con appositi prodotti rassodanti, facendo spugnature fredde, della ginnastica specifica e ricorrendo a dei trattamenti d’urto.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti