Inquinamento: nemico per la giovinezza del viso

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 05/03/2019 Aggiornato il 05/03/2019

L’inquinamento può accelerare l’invecchiamento della pelle che appare grigia e asfittica. Ecco come rimediare

Inquinamento: nemico per la giovinezza del viso

Tra i nemici storici della pelle di recente se ne è aggiunto uno: l’inquinamento, uno dei fattori che accelera il processo di invecchiamento cutaneo, favorendo la formazione di rughe e cedimenti. A confermarlo sono molti esperti, tra cui il professor Leonardo Celleno, dermatologo a Roma e presidente AIDECO (Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia). 

Come agisce lo smog

Le particelle inquinanti più piccole possono penetrare nella pelle e innescare una serie di meccanismi che favoriscono l’invecchiamento.L’ozono in modo particolare induce un forte stress ossidativo a livello cutaneo che a cascata arriva fin negli strati più profondi dell’epidermide, favorendo rughe e solchi, macchie scure e perdita di tono, tutti segni tipici dell’invecchiamento epidermico. Lo smog – ricorda poi Cellano – determina un accumulo di sporco nei pori che rende la pelle spenta e frena l’ossigenazione, togliendo vitalità e freschezza all’incarnato. L’inquinamento inoltre provoca disidratazione e nelle pelli già sensibili accentua i fenomeni rendendole spesso intolleranti e facili a reazioni come rossori, pruriti, desquamazioni. Per la continua esposizione agli agenti inquinanti, il film idrolipidico – la barriera protettiva che isola la cute dall’esterno – si altera, anche in modo importante: le sostanze dannose penetrano più facilmente e l’epidermide diventa a poco a poco sempre più fragile.
 

Cure quotidiane

 La pelle va protetta, quindi, ogni giorno non solo dai raggi solari ma anche dall’inquinamento: questi due fattori negativi si sommano infatti moltiplicando i danni e dando una forte spinta all’invecchiamento. Pulire bene il viso, mattina e sera, è il consiglio chiave dell’esperto. Solo così si portano via i residui inquinanti intrappolati nei pori; la detersione, considerata spesso un gesto banale e risolta a volte in modo frettoloso, in realtà è il primo gesto di difesa contro lo smog. Latte e tonico possono bastare, ma se si vive nelle grandi città con alti tassi di inquinamento, si può anche prevedere l’utilizzo di un prodotto a risciacquo, purché sia molto delicato per non impoverire ulteriormente la barriera protettiva della cute.

 

 

 

 
 
 

Da sapere!

Lo scrub a cadenza settimanale e a una maschera con argilla e carbone una volta ogni sette-dieci giorni aiutano ad assorbire le impurità e a dare respiro alla cute.

 

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