La cosmetica riscopre il latte d’asina per la pelle sensibile

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 30/03/2015 Aggiornato il 30/03/2015

Le proprietà cosmetiche del latte d’asina sono note fin dall’antichità. Ora è tornato di moda

La cosmetica riscopre il latte d’asina per la pelle sensibile

Cleopatra, Poppea e Paolina Bonaparte. Sono solo tre dei tanti nomi famosi che sin dall’antichità hanno sfruttato le straordinarie proprietà del latte di asina per offrire bellezza e vellutata morbidezza al viso e al corpo. Oggi il latte di asina è tornato ad avere un ruolo di primo piano, nell’alimentazione e in cosmetica, soprattutto per la cura delle pelli sensibil.

Il più simile a quello materno

L’interesse verso il latte d’asina è innanzitutto dal punto di vista nutrizionale dal momento che con la sua composizione in lattosio e acidi grassi sarebbe il più vicino a quello materno e adatto quindi anche a chi è allergico al latte vaccino. Secondo uno studio dell’Università Tecnologica di Cipro l’assunzione di questo latte sin dall’infanzia allontanerebbe il rischio di incorrere in futuro in problemi di asma, eczema e altre malattie della pelle.

Utilizzato per i prodotti di bellezza

Anche la cosmetica ne fa largo impiego soprattutto per la formulazione di saponi e detergenti, creme e lozioni che offrono dolcezza e morbidezza alla cute. La ricca composizione in proteine e grassi, vitamine e minerali ha un’azione nutriente e rigenerante sull’epidermide, utile per prevenire secchezza e aridità. Il latte d’asina in particolare si rivela un ingrediente chiave nella formulazione di prodotti per la detersione e la cura delle pelli sensibili: vanta, infatti, proprietà addolcenti e lenitive che lo rendono indicato per attenuare piccoli rossori e irritazioni tipiche delle cuti più fragili. La presenza di acidi grassi aiuta inoltre a rafforzare il film idrolipidico di protezione che difende l’epidermide dalle aggressioni esterne e che se compromesso può favorire una maggior sensibilità della cute.

Un aiuto per la linea

Il latte d’asina non è solo un elisir di bellezza per le pelli sensibili. Secondo alcuni studi condotti dall’Università di Napoli sarebbe anche un toccasana per la linea grazie alla sua composizione che aiuterebbe a mantenere alti i livelli di energia per tutta la giornata, senza dover ricorrere a continui snack che mettono in pericolo la silhouette.

 

 

 

DA PROVARE!

L’immersione nel latte di asina seguita da un prolungato massaggio con siero e burro di asina rappresenta un toccasana per le cuti più aride, nonché un valido trattamento anti-età, grazie alla ricchezza in sostanze antiossidanti e vitamine.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Iodio: va preso in allattamento dopo una tiroidectomia?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se la terapia sostitutiva che si affronta quando la tiroide viene asportata mantiene i valori relativi al TSH e agli ormoni tiroidei nella norma, non c'è alcun bisogno di assumere un'integrazione di iodio.   »

Fai la tua domanda agli specialisti