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Tra le donne che fanno spesso i lettini solari ci potrebbe essere una maggiore incidenza di disturbi dell’umore e del comportamento. A stabilirlo è uno studio dell’University of Massachusetts di Worcester condotto su 74 donne maggiorenni, dal quale è emerso che le donne che avevano fatto ricorso a lettini o lampade abbronzanti almeno una decina di volte nell’ultimo anno, oppure almeno quattro volte negli ultimi due mesi, avevano una maggior probabilità di essere ossessionate da presunti o reali difetti del loro aspetto fisico, di avere avuto episodi di depressione legati al cambiamento di stagione e anche di avere elevati livelli di stress.
Specchio di diversi disturbi emotivi
I ricercatori hanno somministrato alle donne, tutte senza alcuna diagnosi di disturbi mentali, dei test di valutazione dello stress, del disturbo stagionale dell’umore e del disordine dismorfico del corpo, patologia in cui non si riesce a pensare ad altro che al proprio difetto percepito e, in questo caso, si sente un bisogno irrefrenabile di abbronzatura senza fine. Da tale screening è emersa nelle 74 donne che fanno spesso i lettini solari una maggior presenza di questi disturbi dell’umore rispetto alla media della popolazione. Il 39% dei soggetti aveva elevati punteggi relativi al disordine dismorfico del corpo, che interessa invece solo il 2% della popolazione generale. Analogamente il 57% delle donne soffriva di disturbo stagionale dell’umore che affligge in media un 10% della popolazione. E così per lo stress elevato, presente in una donna su tre, quando a soffrirne è il 13% della popolazione.
Attenzione al melanoma
Secondo la psicologa che ha condotto lo studio, si può, quindi, dedurre che le donne che fanno spesso i lettini solari soffrono più di altre di disturbi dell’umore e che il loro bisogno di abbronzarsi potrebbe essere il segno di un disagio più profondo che varrebbe la pena indagare. Conoscere le esigenze che spingono le persone a ricorrere al solarium, adottando un comportamento che mette a rischio la propria salute, potrebbe suggerire, infatti, più efficaci strumenti di persuasione e dissuasione da questa pratica. I casi di cancro alla pelle diagnosticato ogni anno sono circa 70mila. In poco meno di un ventennio i nuovi casi di melanoma, la sua forma più letale, sono quasi triplicati e il 20% delle nuove diagnosi riguarda i pazienti di età compresa fra 15 e 39 anni.
Giovani più a rischio
È ormai accertato che l’esposizione a lettini abbronzanti aumenta l’incidenza dei tumori alla pelle e riduce l’età di comparsa. Il danno compare già dopo pochi utilizzi ed è proporzionale alla frequenza con cui si ricorre ai lettini abbronzanti. Con quattro sedute l’anno, il rischio di basalioma aumenta del 15%. Quanto al melanoma, con 4-9 sedute il rischio aumenta del 11%, mentre aumenta del 34% se le sedute sono dieci. Inoltre, il rischio aumenta al diminuire dell’età del soggetto, essendo i giovani più vulnerabili agli effetti nocivi dei raggi ultravioletti.
In breve
NO A MINORI E DONNE INCINTE
I lettini sono vietatissimi ai minori, alle donne in gravidanza, ai fototipi chiari, a chi ha una storia di tumore cutaneo. Eppure solo il Brasile ha avuto il coraggio di bandirli totalmente. Anche la Fda americana si limita solo a scoraggiarne l’uso, mentre in Italia regna il fai-da-te e c’è persino la possibilità di acquistare lampade abbronzanti per uso personale.