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Non è proprio il caso di stare troppo sui tacchi alti. La conferma che fanno danni arriva da una ricerca coreana, in base alle quale gli stiletti creano problemi, anche seri, non solo alla schiena ma anche ai muscoli. Nel corso dello studio svolto dalla Hanseo University in Corea del Sud, pubblicato sull’International Journal of Clinical Practice i ricercatori hanno esaminato l’effetto delle scarpe con i tacchi alti, da 10 centimetri e oltre, su un gruppo di 40 donne che le indossano regolarmente, almeno tre volte a settimana.
Problemi anche dopo un anno
In particolare gli studiosi si sono concentrati sulla forza delle caviglie delle donne e hanno scoperto che due dei quattro muscoli principali diventano dominanti già dopo un anno di tacchi vertiginosi. È l’ennesima conferma che i tacchi alti possono fare male ai muscoli: se all’inizio, infatti, sembrano rinforzare la caviglia, con l’uso prolungato si arriva alla fine a uno squilibrio muscolare, un fattore cruciale che può predisporre a infortuni della caviglia. Ma i danni che i tacchi alti provocano non si limitano ai muscoli. Le altezze vertiginose, infatti, possono causare problemi banali ma fastidiosi come calli, duroni e vesciche ma anche più seri a carico della schiena, delle articolazioni, dei piedi che possono aprire la strada in futuro a dolori anche di una certa entità.
Più rischi di cellulite
Senza dimenticare che gli stiletti impediscono un corretto appoggio del piede: la pompa plantare che si trova sotto la pianta viene ostacolata nel suo importante compito di aiutare la risalita del sangue dai piedi fino al cuore e questo può determinare ristagni, gonfiori e peggiorare inestetismi come la cellulite. Meglio, quindi, scendere dai tacchi, ma non troppo.
Neanche rasoterra
Al pari delle scarpe alte, infatti, anche quelle rasoterra come le infradito e le ballerine non sono ideali per la postura. Indossate troppo a lungo causano problemi ai piedi e alla schiena, fanno lavorare solo alcuni muscoli e non altri e impediscono il corretto fluire della circolazione sanguigna e linfatica.
La scelta ideale
Una scarpa comoda che non costringa il piede in posizioni innaturali e che lo lasci libero di muoversi mentre si cammina, con un tacco tra i tre e i cinque centimetri, altezza ideale per un corretto appoggio del piede e per permettere alla circolazione di funzionare fluida. Ciò non toglie che si debba per forza rinunciare agli stiletti: basta indossarli con criterio, non tutti i giorni ma solo nelle occasioni speciali cercando di limitare il numero di ore all’indispensabile.